La stagione sportiva 2023/2024 del tiro dinamico sportivo di OPES può essere archiviata. Domenica 9 giugno, presso il Pisana Shooting Club, è andato in scena l’ultimo atto del Campionato Nazionale, un appuntamento che ha richiamato nella Capitale i migliori tiratori ed interpreti di una disciplina che negli ultimi anni ha visto aumentare sensibilmente i suoi tesserati.
5 appuntamenti per un gran finale
Iniziato lo scorso 4 febbraio, e proseguito poi con le prove del 10 marzo, 7 aprile e 12 maggio, nella seconda domenica di giugno il Campionato Nazionale OPES 2024 di Tiro dinamico sportivo ha emesso i suoi ultimi ed insindacabili verdetti.
Le emozioni, come era facile immaginare, non sono mancate ed il risultato è stato incerto fino all’ultima serie. Gli oltre 40 partecipanti hanno dovuto fare ricorso a tutte le loro energie psichiche e nervose per gestire il loro stato d’animo. Una disciplina come il tiro dinamico richiede concentrazione, equilibrio, freddezza, fermezza, lucidità, ma soprattutto un controllo totale del proprio corpo. La differenza tra fare centro o mancare il bersaglio grosso di pochi millimetri si cela spesso in un movimento impercettibile. Per questo motivo, ogni aspetto deve essere curato in maniera maniacale. Dalla respirazione al battito cardiaco, passando per il rilassamento dei muscoli, ogni atto o gesto ha un effetto sull’esecuzione.
Il Tiro dinamico sportivo è al lavoro per una nuova stagione esaltante
Assegnati trofei, coppe e medaglie ai vincitori delle varie categorie e ai partecipanti, per l’organizzazione è giunto il tempo dei bilanci. I feedback sono stati senza dubbio positivi. I numeri raggiunti nel corso dei 5 appuntamenti, poi, rappresentano un’iniezione di ulteriore fiducia ed una ventata di ottimismo. La crescita c’è ed è costante, così come l’avvicinamento dei giovani alla disciplina. La logica conseguenza è che gli effetti di questo exploit di tesserati si ripercuotono e si ripercuoteranno altresì sull’innalzamento del livello tecnico. Con simili premesse è più facile programmare il futuro e lavorare per il bene della disciplina, degli atleti, delle associazioni sportive dilettantistiche e, più in generale, del movimento sportivo italiano.