Una vittoria per mettersi alle spalle la sconfitta subita al Master. Una vittoria per confermare quanto di buono fatto nella scorsa stagione agonistica. Una vittoria per mandare un messaggio a tutti i pretendenti al titolo di miglior tennista del circuito di OPES, per dire “attenzione: sono pronto a riprendermi ciò che ho perso“. Antonio Lepore, dopo la vittoria sfumata contro Sacco nel master che ha chiuso l’anno sportivo 2020/2021, aveva tutto da perdere. Ed invece, da giocatore granitico qual è, ha retto la pressione, ha confidato sul suo braccio e sulle sue qualità e alla fine ha trionfato.
Sui campi dello Sporting Village di Pescara, il finalista del primo Master targato OPES si è presentato in grande forma e con una solidità mentale degna dei più famosi agonisti del circuito ATP. Dopo aver liquidato Scurti con un perentorio 4/0 4/1 ed aver staccato il pass per le semifinali, dove ha incrociato Baldati, Lepore si è imposto su De Massis con il punteggio di 4/1 4/3. Se nel primo set tutto è filato liscio e per il verso giusto, nel secondo De Massis ha lottato punto a punto contro il neo campione. Il successo, come in questo caso, è questione di dettagli. Forse, di centimetri. Di una palla sulla riga anziché al di là. Di un net che fa morire la pallina nel campo avversario piuttosto che in rete.
La direzione del torneo ci tiene a ringraziare tutti gli iscritti e ad applaudire i finalisti per lo spirito con cui hanno giocato l’ultimo atto. Il loro comportamento, mai al di sopra delle righe e sempre all’insegna del rispetto e del massimo fair-play, è stato esemplare. Alla fine si può tranquillamente affermare che a Pescara, oltre ad Antonio Lepore, ha trionfato lo sport ed i suoi valori.