Resiliente ed anti fragile. Proprio come OPES. La Federico II di Svevia, associazione sportiva dilettantistica di Barletta e punto di riferimento per quanto riguarda il Taekwondo ITF, non solo a livello regionale ma anche nazionale, è pronta a ripartire di slancio, dopo tutte le difficoltà innescate dalla pandemia, a partire dalla diminuzione di ore dedicate all’attività in palestra e a quella agonistica. Il sodalizio pugliese ha da poco festeggiato i 31 anni di insegnamento ed il bilancio dell’attività fin qui svolta parla di risultati prestigiosi inanellati in serie e di riconoscimenti che l’attestano come realtà leader nel panorama delle arti marziali. In modo particolare, della disciplina coreana.
“Siamo riusciti a far diventare il taekwondo una disciplina di riferimento nella nostra provincia, impegnando i nostri atleti in competizioni organizzate in tutto il globo – afferma Ruggiero Lanotte, presidente di Fit Sport Italia e vice presidente della federazione europea -. Abbiamo 250 tesserati nella nostra sede di Barletta e nel nostro curriculum possiamo vantare l’organizzazione dei campionati mondiali ad Andria, oltre che dei campionati europei a Barletta e Rimini. Certamente non ci fermiamo qui, perché sono già in cantiere i campionati europei 2023 e i campionati mondiali 2025, che si disputeranno sempre nella splendida cornice di Rimini“.
Gli atleti della Federico II di Svevia saranno tra i principali protagonisti dei prossimi appuntamenti agonistici di rilevanza nazionale ed internazionale. Il 13 febbraio i fighter dell’associazione barlettana si recheranno al Pala Panunzio di Molfetta per prendere parte alla Coppa Petrosyan, mentre a marzo 12 atleti, accompagnati dal dirigente Ruggiero Lanotte e dal tecnico Giuseppe Lanotte, andranno in Croazia per giocarsi le loro chance di medaglia nella massima competizione continentale di Taekwondo. All’Europeo, poi, ci saranno anche due arbitri pugliesi: Raffaele Ardito e Giuseppe Cafagna. “Non godiamo di nessuna sovvenzione pubblica – aggiunge il tecnico Giuseppe Lanotte -. Tutto quello che si realizza è stato possibile e lo sarà grazie ai nostri mezzi personali e dei nostri allievi, che ora sono diventati maestri e istruttori, lavorando all’unisono per la diffusione del taekwondo Itf sul territorio nazionale“.