Applaudito, apprezzato e dallo scorso sabato persino esportato. Il Premio Città di Roma (il prossimo 21 aprile, dies romana, è in programma la VI edizione) è diventato un modello ed una fonte di ispirazione anche per Torino. Il comitato regionale di OPES Piemonte, presieduto e motivato dall’energico Walter Palmero, lo scorso 15 febbraio, giorno del 159° anniversario della prima seduta del nuovo Parlamento che si definiva italiano, ha celebrato la “Madama” d’Italia e i suoi figli con il Premio Città di Torino. Sulla riva destra del Po, tra il grande fiume e la collina di Moncalieri, all’interno della sala conferenze del Ronchiverdi, sono stati premiati due uomini e due donne, atleti normodotati e diversamente abili, che hanno saputo conciliare gli impegni quotidiani, professionali e sociali con la loro attività sportiva. Introdotti dai presentatori Wladimiro “Wlady” Tallini di Primantenna TV e da Carla Canapè di Radio Antenna Uno, e alla presenza dell’Onorevole Augusta Montaruli, dell’Assessore regionale Andrea Tronzano, del Consigliere regionale Maurizio Marrone, del Consigliere comunale Marco Chessa, del Consigliere nazionale della Federazione Italiana Badminton e delegato provinciale Monica Ubaldeschi, del Presidente nazionale di OPES Marco Perissa, del Segretario generale di OPES Juri Morico, del responsabile attività acquatiche di OPES Paolo Laganaro (membro dello staff training nazionale di DDI Italy – Disabled Divers International) e della giunta del comitato regionale di OPES Piemonte (Walter Palmero – Presidente OPES Piemonte, Deimos Palmero – Vice presidente OPES Piemonte, Francesco Mancuso – Consigliere regionale OPES Piemonte, Davide Echise – Consigliere regionale OPES Piemonte, Ruggiero Ninno – Consigliere regionale OPES Piemonte), hanno ricevuto il riconoscimento, un’opera d’arte realizzata da un artigiano piemontese, la campionessa di badminton Lidia Rainero, il calciatore Antonio Greco Ferlisi, la campionessa paralimpica Alessia Refolo e l’atleta paralimpico Claudio Piuri.
«Inizialmente avevamo deciso di premiare, come accadeva a Roma, un uomo ed una donna che si erano particolarmente distinti nella precedente stagione sportiva – ha dichiarato il Presidente del Comitato regionale di OPES Piemonte Walter Palmero -. Avevamo anche individuato i due nomi, due atleti piemontesi di indubbio grande valore, molto blasonati e conosciuti, ma sentivo che non era quello il messaggio che volevo dare ai giovani della mia città. Per questi due grandi atleti lo sport è oramai diventato un lavoro, mentre ciò che cercavo erano dei comuni ragazzi, studenti, lavoratori, che alla sera, rubando tempo alla famiglia, agli amici, alla loro vita, si allenano non solo per vincere una gara ma soprattutto per conquistare il loro sogno. Le paure e le angosce ci hanno, chiaramente, accompagnato fino all’ultimo. Ma, alla fine, tutto ha funzionato, a parte qualche piccolo intoppo ma, si sa, questo è il bello della diretta. Dall’accoglienza del pubblico ai vari interventi dei diversi amici che ci hanno onorato con la loro presenza, portando un saluto, tutto ha seguito il copione che avevamo scritto e pianificato. La premiazione è stata emozionante e in certi punti devo dire toccante. Questi atleti sono quattro vere risorse che generano valore.»
Al temine della premiazione, è andato in scena un flashmob davvero significativo e portatore di un messaggio sociale. Il gruppo della coreografa Alessandra Forza, in occasione del “1 Billion Rising Solidairyt 2020”, ha portato in scena una danza che ha visto delle neomamme esibirsi con i loro figli sulle spalle.
Il Comitato regionale di OPES Piemonte, infine, ha reso pubbliche due nuove iniziative: nel corso dei prossimi mesi sarà lanciato “Turin Sport Experience” e nel 2021 la prima edizione del “Premio Città di Cuneo”.