“Ci danno speranza le dichiarazioni del Sottosegretario Spadafora che parla del servizio civile come strumento per la professionalizzazione dei nostri giovani. Da anni ormai l’ O.P.E.S. (Ente Nazionale di Servizio Civile di Prima Classe) sostiene che il fondamento del Servizio Civile Nazionale dovrebbe superare il concetto, oramai obsoleto, di obiezione di coscienza e di semplice strumento finalizzato alla difesa non armata e non violenta della Patria. Infatti, a quasi venti anni dall’abolizione dell’obbligo di leva, non è un segreto che esso sia diventato, nei fatti, uno strumento che funge da raccordo tra la formazione squisitamente scolastica e l’approdo nel mondo del terzo settore, o Terzo Pilastro come preferiamo definire il mondo del Volontariato. Esso fornisce ai nostri giovani volontari una serie di stimoli in grado di favorire una formazione continua e a trecentosessanta gradi che, talvolta, ne indirizza il percorso futuro ma permette anche alle giovani generazioni di vivere pienamente l’esperienza del volontariato per un anno intero. Sarebbe importante, per esempio, introdurre un processo di certificazione delle competenze acquisite dai volontari, che gli permetta di dare valore a questa esperienza di impegno sociale anche nel mondo reale come in parte previsto dalla riforma.
Ciononostante, chiediamo con forza al Governo un cambiamento di rotta rapido e chiaro su alcuni aspetti della Riforma del Servizio Civile Universale come, ad esempio, la correzione di quel concetto di rete, in ambito di Servizio Civile Universale, introdotto dal precedente governo, che tuteli e valorizzi le identità, le storie, i percorsi e le competenze di tutti gli enti che hanno animato il Servizio Civile negli anni. Inoltre resteremo vigili sullo stanziamento dei fondi atto ad ampliare il numero dei volontari ma soprattutto sui ritardi circa l’apertura del Bando di Selezione per l’annualità 2018, sperando che il Governo fornisca una data certa per evitare di gettare nel caos un sistema che si dimostra, da anni, il fiore all’occhiello della nostra Italia. In questo caos dovuto alla riforma occorre intervenire con urgenza e chiarezza”. Questa la dichiarazione del Presidente di OPES Marco Perissa.