620 milioni al Servizio Civile fino al 2027, il comunicato dei promotori della Campagna “Quanto vale il Futuro”

In merito allo stanziamento di nuovi fondi per valorizzare il Servizio Civile Universale, OPES, in qualità di Ente aderente al Forum Nazionale Servizio Civile, pubblica il seguente comunicato redatto da CNESC- Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile, CSEV, CSVnet – associazione centri di servizio per il volontariato, Forum Nazionale del Servizio civile e Rappresentanza nazionale degli operatori volontari. Le sigle sopracitate rappresentano altresì i promotori della Campagna “Quanto vale il Futuro”.

Risorse al Servizio Civile, i promotori di “Quanto vale il Futuro” applaudono lo sforzo del Ministro Abodi

Si tratta di un passo importante che, facendo uscire finalmente dalla prolungata situazione di incertezza, permetterà lo svolgimento di progetti ad almeno 52.000 giovani già a partire dal bando 2024. Numeri che speriamo crescano ancora utilizzando i residui del bando precedente, ma che in ogni caso per le prossime annualità metteranno gli enti in condizione di programmare i loro interventi garantendo quindi maggiore stabilità e continuità all’intero sistema per almeno altri tre anni.

Apprezziamo – affermano i promotori della Campagna – l’impegno del Ministro Abodi e del Governo nel valorizzare questo istituto della Repubblica italiana e nell’adoperarsi per trovare fondi adeguati che permettano al sistema di crescere e di fare dei passi in avanti verso l’universalità. Crediamo che questa scelta rappresenti finalmente un investimento chiaro e lungimirante nei giovani e nel bene comune”.

Come Campagna – proseguono – continueremo il nostro impegno, nello spirito di reciproca e leale collaborazione, per raggiungere gli obiettivi della stabilità e dell’universalità dell’istituto con risorse costanti e crescenti anche nel lungo periodo, dell’incremento della comunicazione istituzionale con investimenti mirati e accordi con il mondo dell’Istruzione e dell’Università per promuovere un servizio civile che pur valorizzando le specificità resti unico, universale e nonviolento, con la partecipazione sempre più attiva e ampia dei giovani e degli enti”.

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