“Con il via libera di Bruxelles alla riforma fiscale del Terzo settore, si apre un nuovo capitolo per tutte quelle realtà che promuovono il bene comune e che ogni giorno, grazie all’operato di donne e uomini, sono chiamate a rispondere ai bisogni della collettività. Ringrazio il Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega al Terzo settore, Maria Teresa Bellucci, per lo straordinario lavoro svolto e per la sensibilità che ha sempre mostrato nei confronti delle esigenze del nostro mondo. Il suo contributo e la sua esperienza si sono rivelati fondamentali e determinanti per raggiungere questo traguardo che, giustamente, è stato definito storico”.
Così il Presidente Nazionale di OPES aps, Juri Morico, alla notizia del semaforo verde da parte della Commissione europea alla riforma fiscale del Terzo settore. “Mancava questo importantissimo tassello per completare un processo avviato 9 anni fa – ha continuato il Presidente Morico –. Ora bisogna lavorare affinché il nuovo pacchetto di norme fiscali favorisca la crescita del comparto, spingendo gli operatori del non-profit a migliorare i servizi offerti e generando nuove opportunità. Adesso sta a noi protagonisti del bene comune farci trovare pronti e preparati”.

Il Viceministro Bellucci: “Le agevolazioni fiscali per il Terzo settore non sono aiuti di Stato”
Dopo un lungo ed estenuante confronto tra Roma e Bruxelles, la Commissione Europea ha riconosciuto il valore sociale e l’unicità dell’operato di Enti, associazioni e realtà essenziali per la coesione sociale del Paese. È passata la linea del governo italiano. Addio, quindi, alle procedure di infrazione nei confronti dell’Italia. “Le agevolazioni fiscali – come ha sottolineato in una nota il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci – non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità”.
Il Terzo settore entra così in una nuova dimensione. Dal 1° gennaio 2026, avrà un regime fiscale ad hoc e meno ostacoli burocratici che, a volte, lo hanno penalizzato. Le novità introdotte sono diverse. Ad illustrarle è sempre la nota stampa del viceministro Bellucci.
Le novità previste dal 1° gennaio 2026
“Dal 1° gennaio 2026 – spiega il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega al Terzo settore – entrerà finalmente in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio. Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli ETS. Tra le novità più significative, ricordo l’introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che garantiranno agli investitori il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con l’applicazione dell’aliquota del 12,5%”.

Anche il Forum Nazionale del Terzo settore e i Consigli nazionali dei commercialisti e del notariato, rappresentati rispettivamente dalla portavoce Vanessa Pallucchi e dai Presidenti Elbano de Nuccio e Giulio Biino, si sono complimentati con il governo ed il Viceministro Bellucci per il via libera della Commissione alle nuove norme fiscali che interesseranno i protagonisti dell’economia sociale.