Protocollo d’intesa OPES-ENCI: il comunicato stampa

Lunedì 31 marzo a Roma, presso la Sala Giunta del CONI, OPES aps ed ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) hanno firmato un protocollo d’intesa, alla presenza del Senatore Giorgio Salvitti.

Due mondi, quelli di OPES aps ed ENCI, che condividono intenti ed obiettivi, sia in ambito sociale che sportivo. Entrambe le associazioni puntano, tramite l’accordo oggetto della giornata, ad accrescere le proprie prospettive in linea con il processo di crescita che contraddistingue i singoli percorsi. Gli obiettivi principali della sottoscrizione del protocollo sono due: voler riconoscere il ruolo dell’attività sportiva cinotecnica, funzionale allo sviluppo dello sport dilettantistico di settore in Italia, quanto all’estero; generare valore per le persone e per la comunità attraverso la promozione di progetti condivisi di promozione sportiva, sociale e culturale e la partecipazione ad attività cinofile. 

Si instaura perciò una proficua collaborazione che vedrà la progettazione e l’organizzazione di eventi e attività comuni con un impatto positivo nella società attraverso lo sport, strumento di promozione del benessere psicofisico delle persone; in questa cornice l’attività sportiva, praticata attraverso l’impiego e la valorizzazione delle razze canine, è protagonista dei progetti che OPES ed ENCI realizzeranno insieme, nel rispetto delle tradizioni ma aperti all’innovazione, alla formazione continua e alla sostenibilità.

Tra le specifiche dell’accordo è previsto un intervento congiunto, riguardo ai corsi di formazione realizzati dall’ENCI, per il riconoscimento sportivo dei titoli e delle attività ai fini sportivi dilettantistici e dell’inserimento delle stesse nel RASD (Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche) incluso il rilascio del diploma e relativo tesserino tecnico.

Infine, l’istituzione di un apposito Comitato di Attuazione e Monitoraggio del protocollo composto da quattro membri, due per parte, per un impegno concreto e una puntuale azione di controllo. 

Quello che firmiamo oggi – ha dichiarato il Presidente di OPES aps, Juri Moricoè un atto di impegno. OPES ed ENCI vanno a formalizzare obiettivi comuni; siamo chiamati ad impegnarci in tal senso dalla nostra Costituzione. Oggi ci diamo dei compiti importanti e coinvolgiamo tutti i protagonisti – in riferimento alla presenza del Senatore Giorgio Salvitti, in rappresentanza del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ndr – perché non vogliamo che sia soltanto uno slogan, chiediamo perciò di controllarci e che ne sia monitorata l’attuazione. Non a caso un punto fondamentale di questo protocollo è l’inserimento, da parte nostra, di un Comitato ad hoc; dobbiamo raggiungere risultati specifici e misurabili. Le premesse ci sono tutte”. 

Questa è una convenzione che guarda al futuro –  ha condiviso il Presidente di ENCI, Dino Mutoin particolare modo del cane di razza; tuteliamo circa 400 razze assicurando il loro benessere e la biodiversità. Crediamo che la nostra cinofilia sia un’eccellenza. Le nostre unità, ad esempio, hanno restituito dei cani che stanno dando un apporto fondamentale per il tema della peste suina africana, un aiuto concreto per debellare il virus. In Italia, stimati, ci sono 8 milioni e mezzo di cani nelle famiglie e il loro benessere è fatto di interazione con tutti i membri; attività e giochi. Il cane deve essere attivo e quindi siamo qui per lo sviluppo uomo-cane in ambito sportivo, ma anche per un altro aspetto importantissimo: quello della formazione”. 

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