In seguito all’incontro online organizzato da ENGSO, che aveva lo scopo di comprendere quali opportunità possano essere messe in atto in risposta alla crisi dovuta al COVID-19 nel settore sportivo, sono state esposte diverse iniziative da intraprendere a livello dell’Unione Europea.
Il Position Paper
In particolare in questa occasione è stato redatto un Position Paper concernente gli impatti del COVID-19 sul settore sportivo in Europa. Il documento, preparato da ENGSO e da altre organizzazioni sportive, individua le conseguenze che il coronavirus sta avendo e avrà nel settore e sottolinea l’impatto che lo sport ha sull’economia europea. Il Position Paper, che include un piano d’azione per la promozione dello sport a favorire un’Europa più resiliente e sostenibile, è stato sottoposto ai rappresentanti delle istituzioni europee.
È bene che i punti salienti di questo documento siano resi noti presso le associazioni e i club sportivi per far comprendere come in ambito europeo ci si muova per creare una risposta condivisa in un momento di difficoltà.
L’importanza dello sport nell’economia dell’Unione Europea
Il Position Paper evidenzia come lo sport sia un settore economico molto importante nell’Unione Europea; i suoi punti di forza come strumento per affrontare la crisi economica causata dal coronavirus non dovrebbero essere sottovalutati. Il PIL legato allo sport è di 279,7 miliardi di euro, ossia il 2,12% del PIL totale nell’UE. Inoltre, lo sport porta grande occupazione: in Europa 5,67 milioni di persone lavorano in questo settore e ciò equivale al 2,72% dell’occupazione totale. Senza contare che le entrate che genera possono essere importanti anche per altri settori. Pertanto, i governi dovrebbero avere un particolare interesse nel proteggere i posti di lavori legati al settore sportivo perché questo darà un fondamentale contributo alla ricostruzione delle società europee, sia durante che dopo la crisi.
Lo sport ha poi anche un impatto positivo su una serie di settori strategici chiave quali innovazione e ricerca, coesione e inclusione sociale, rigenerazione territoriale e attrattiva o protezione ambientale. È poi un mezzo efficace per raggiungere gli obiettivi della politica di coesione dell’UE e dei fondi strutturali e di investimento europei.
L’impatto del coronavirus sullo sport
L’epidemia da coronavirus ha colpito l’UE e i suoi stati membri in modo improvviso e drammatico, con un impatto senza precedenti sulla salute dei cittadini e sulla loro quotidianità. Chi lavora nel settore sportivo è profondamente preoccupato per il risvolto negativo che questa pandemia può avere sul benessere delle persone. E tutto il settore è impaziente di dare il proprio contributo per rilanciare un ritorno alla normalità. Lo sport può aiutare ad attenuare gli effetti negativi di questo periodo di lockdown contribuendo al miglioramento della salute delle persone, alla socializzazione, all’istruzione e al senso di benessere generale. Ma per fare questo deve prima riuscire a superare la crisi che il COVID-19 ha portato all’interno dello stesso settore sportivo.
Le restrizioni alla mobilità hanno colpito lo sport nel profondo, includendo tutte le persone che praticano attività agonistica e non e quelle che lavorano nelle piccole e medie imprese.
Il ruolo dei piccoli club e delle associazioni è importantissimo, perché consentono ai cittadini di prendere parte ad attività sportiva a prezzi accessibili e di praticarla quotidianamente: possono essere considerati la spina dorsale dello sport in Europa. Tuttavia, essendo il più delle volte senza scopo di lucro, lavorano in condizioni precarie, sostenuti spesso dal supporto di volontari o appassionati. La crisi ha colpito soprattutto queste realtà e molte di esse sono adesso a rischio chiusura. Inoltre, incombe l’emergenza della disoccupazione, che potrebbe avere una serie di duraturi impatti sull’economia e sulla società.
Di seguito alcuni dei principali problemi che il settore sportivo sta attualmente attraversando e che sono stati evidenziati nel Position Paper:
- Le organizzazioni non sono in grado di fornire i propri servizi ai cittadini in un momento dell’anno che segna l’inizio della stagione per gran parte degli sport. Hanno anche perso parte significativa delle loro entrate regolari.
- Gli atleti hanno perso non solo benefici e sostegni finanziari ma anche la loro capacità di competere, con implicazioni importanti per il loro reddito.
- Le organizzazioni hanno dei costi fissi che devono pagare indipendentemente dalla perdita dei ricavi.
- Licenziamento di dipendenti, atleti, allenatori e altre tipologie di lavoratori, in particolare persone i cui stipendi dipendono dalle fonti di reddito sopra menzionate. Anche i liberi professionisti e i lavoratori autonomi stanno vivendo lo stesso tipo di difficoltà.
- Le organizzazioni hanno perso una parte significativa della loro forza lavoro non retribuita, come i volontari.
- Le industrie che sono direttamente o indirettamente legate allo sport si stanno rendendo conto che i modelli di business attuali stanno fallendo e sentono il bisogno di cambiare le loro strategie sia nel breve che nel lungo termine.
Il piano d’azione per la promozione dello sport per favorire un’Europa più resiliente e sostenibile
Queste circostanze uniche stanno portando un enorme danno ma sono anche un’opportunità per innovare, ripensare le politiche e rivalutare le priorità a lungo termine.
Il benessere dei cittadini rimane della massima priorità e, al fine di realizzare un’Europa sostenibile e sana, lo sport e l’attività fisica devono essere al centro delle azioni politiche. In queste circostanze eccezionali è importante stabilire un supporto rapido e adeguato e un chiaro piano d’azione per mitigare gli impatti negativi dell’attuale crisi sul settore sportivo. È fondamentale sostenere e stimolare e rendere sostenibile il settore dello sport per mitigare i rischi di disoccupazione in casi di emergenza. Per questo gli stati membri stanno attualmente discutendo la possibilità di riallocare dei fondi di investimento per far fronte alle conseguenze della crisi attraverso iniziative come il CRII (Corona Response Investment Initiative) e il SURE (Support ti mitigate Unemployment Risks in an Emergency).
Il CRII è una proposta formulata dalla Commissione Europea e volta alla messa in atto di una nuova serie di misure per mobilitare il sostegno contro gli effetti del COVID-19. Introduce una maggiore flessibilità affinché le risorse non utilizzate del Fondo strutturale e d’investimento europeo possano essere pienamente utilizzate.
Il SURE è invece uno strumento proposto dalla Commissione Europea che prevede un sistema di prestiti per favorire il sostegno temporaneo teso a mitigare i rischi di disoccupazione in caso di emergenza. Lo strumento consentirà un’assistenza finanziaria fino a 100 bilioni sotto forma di prestiti dati dall’UE agli Stati membri interessati.
È importante poi portare avanti delle iniziative che possano spingere i governi a dare al settore sportivo lo stesso supporto che viene dato ad altri settori.
Secondo il Position Paper le misure di sostegno dovrebbero focalizzarsi su questi punti:
- Garantire al settore sportivo l’ammissibilità a fondi che aiutino a proteggere i posti di lavoro di dipendenti e autonomi.
- Alleggerire le norme relative agli aiuti di Stato al fine di consentire agevolazioni fiscali per entità e organizzazioni che promuovono attività sportive.
- Stimolare i programmi di innovazione per le imprese sportive, in modo che possano affrontare le attuali sfide sociali.
- Fornire prestiti per garantire la liquidità a società sportive e altre associazioni, utilizzando strumenti finanziari già esistenti (ad esempio la Banca europea per gli investimenti) ma anche strumenti di nuova creazione.
- Reindirizzare determinati flussi finanziari sia dell’UE che nazionali per azioni che promuovano il benessere dei cittadini attraverso lo sport e l’attività fisica.
- Istituire fondi di solidarietà pubblici e privati per club e associazioni per lo sport di base e per i loro dipendenti, inclusi coach, liberi professionisti e lavoratori autonomi.
- Aiutare le scuole e gli insegnanti di educazione fisica a formare gli alunni attraverso il digitale utilizzando finanziamenti, linee guida etc…
- In ultimo, stimolare uno stile di vita sano e attivo nella popolazione.