Un film di Ricky Tognazzi, prodotto da Luca Barbareschi, con Michele Riondino
Venerdì 20 marzo: alla vigilia dei 2 anni dalla morte del campione italiano di atletica Pietro Mennea, Giovanni Malagò ha ospitato presso il Salone d’onore del Coni i protagonisti della fiction in 2 puntate che andrà in onda su Rai1 domenica 29 e lunedì 30 marzo. ‘Pietro Mennea, la Freccia del Sud’, questo il titolo della minifiction, in coproduzione con Luca Barbareschi – anche interprete – per Casanova Multimedia; il film è di Ricky Tognazzi, la sceneggiatura è di Simona Izzo. A interpretare Pietro Menna è Michele Riondino, anche lui nato nella Puglia che ha dato i natali al campione italiano. Il cast è costellato di grandi nomi: tra gli altri, come già ricordato, anche Luca Barbareschi, Gianmarco Tognazzi e Lunetta Savino, nei panni della mamma di Pietro.
Al Salone d’onore del Coni è stata proiettata in anteprima la seconda puntata della Fiction; della prima, un breve riassunto di 10 minuti. Coinvolgente ed entusiasmante: così si può definire questo prodotto che, stando a quanto ha dichiarato anche Manuela Olivieri, moglie di Pietro, ricalca alla perfezione la figura della Freccia del Sud. E per rendere quanto più veritiera e aderente alla realtà il prodotto, gli stessi produttori, registi e sceneggiatori, hanno trascorso molto tempo insieme a Manuela, per studiare Pietro, il suo carattere, le sue ambizioni, le sue passioni. E il risultato è soddisfacente.
Ci sono tutti i grandi risultati raggiunti da Pietro. E non senza sforzi. Nel film si spiega bene come la mamma di Pietro volesse per il figlio un futuro diverso, da laureato. Per questo, non sono mancati litigi e discussioni in casa. Ma è quella stessa mamma a commuoversi davanti alla televisione, nel vedere il suo Pietro diventare il grande campione che tutti noi oggi conosciamo. Ma le difficoltà, per Pietro, non finivano in casa: rapporti difficili con la Federazioni e fraintendimenti con il suo allenatore, poi risolti, hanno rappresentato, per la Freccia del Sud, ostacoli importanti da superare.
1 oro, 2 bronzi olimpici, 1 argento, 1 bronzo ai Mondiali, 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e 1 di bronzo ai campionati europei: è questo lo straordinario bilancio, racchiuso anche nella fiction, della carriera sportiva di Pietro Mennea, il più grande velocista della storia dell’atletica italiana, primatista mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996, medaglia d’oro nella specialità alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Suo è anche il record del mondo nei 200 m piani: non solo vince la gara alle Universiadi di Città del Messico, ma stabilisce un nuovo record con un tempo di 19″72, oggi ancora record europeo e italiano che, a livello mondiale, rimane imbattuto per molto tempo.
Soddisfatto il presidente del Coni Giovanni Malagò per aver ospitato nel Salone d’onore del Coni i protagonisti di questa fiction, nata per rendere onore e omaggio a uno dei più grandi atleti che l’Italia abbia mai avuto. Presente anche il presidente nazionale di Opes, Organizzazione per l’Educazione allo Sport, Marco Perissa: “Una bellissima fiction che rende onore al campione Pietro Mennea. È importante che questa fiction venga trasmessa sulle reti nazionali, così tutti, soprattutto i più giovani, potranno conoscere l’atleta che ha dato lustro al nostro Paese. Un esempio per tutti, di determinazione e forza di volontà, senza le quali forse oggi non parleremmo di lui. Ed è questo il messaggio che vogliamo rivolgere a tutte le generazioni più giovani: bisogna lottare per i propri sogni, proprio come ha fatto Pietro”.