Move City Sport: il successo del primo incontro del CTS

Si è svolto, lo scorso 22 aprile, il primo incontro del Comitato Tecnico Scientifico per l’edizione internazionale 2024 di Move City Sport, un importante passo verso l’innovazione del palinsesto tematico dell’evento dedicato all’impiantistica sportiva. 

Presenti presso la Fiera di Bergamo, sede della manifestazione Move City Sport, oltre 60 rappresentanti di istituzioni, pubbliche amministrazioni e federazioni sportive. Il Comitato Tecnico Scientifico – di cui fanno parte per OPES il Presidente Nazionale, Juri Morico, il dott. Roberto Ciufoletti, e il dott. Claudio Massa – di Move City Sport nasce con l’obiettivo di portare all’interno delle due giornate di Fiera un palinsesto di temi che rappresentano al meglio le problematiche, lo sviluppo e le trasformazioni in atto nel settore dell’impiantistica sportiva e dello sport in generale. Auspicabile momento di confronto, sui vari contributi che articoleranno un palinsesto di incontri ricco di spunti e informazioni di valore scientifico, professionale e formativo.

ùUn’occasione per portare all’interno della manifestazione i temi più attuali di un asset così importante come lo sport per il nostro Paese, e condividere ufficialmente l’organizzazione delle attività culturali della seconda edizione della manifestazione. 

Move City Sport per promuovere lo sport e l’impiantistica sportiva

Sono state oltre 62 le rappresentanze coinvolte, di cui oltre 35 in presenza e le rimanenti 27 collegate dall’Italia e dall’Europa. Queste numerose rappresentanze del mondo dello sport testimoniano l’interesse e l’importanza che la tematica dell’impiantistica sportiva riveste nel panorama attuale. Numerosi gli spunti di riflessione di alto livello emersi durante le discussioni, che hanno offerto una panoramica approfondita dello stato dell’arte nel mondo dell’impiantistica sportiva e delle necessità del settore sportivo.

Questi contributi sono fondamentali per arricchire il comparto culturale di Move City Sport e per guidare la manifestazione nell’impegno di supportare e promuovere lo sviluppo dello sport e dell’impiantistica sportiva a tutti i livelli. In quest’ambito, da segnalare la presenza dei rappresentanti di Sport e Salute, Istituto per il Credito Sportivo, CONI Lombardia, ANCI Lombardia, Fondazione Milano Cortina 2026 e Comitato Italiano Paralimpico Regione Lombardia. Rilevante anche la presenza di numerose Federazioni sportive che hanno

aderito all’iniziativa a cui si sono affiancate le 11 rappresentanze degli enti di promozione sportiva. Ruolo strategico nell’ambito dello sport è quello del terzo settore, che ha visto l’importante presenza del CSI Lombardia, CSI Bergamo e del CSVnet Lombardia. Da sottolineare anche l’adesione di importanti dipartimenti di ricerca di rispettivi atenei Italiani tra cui il Polimi Graduate School of Management, il DISTAL dell’Università di Bologna e il centro di ricerca internazionale CERTES dell’università di Pisa.

A questi si è affiancata la rilevante adesione del mondo delle professioni tecniche strettamente connesso alla progettualità dell’impiantistica sportiva: in questo ambito sono stati presenti i rappresentanti degli ordini professionali a rappresentare il mondo della progettazione tra cui il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori, l’Ordine degli Architetti PPC di Milano, l’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo, l’Ordine Ingegneri, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali e ALA Assoarchitetti.

Comitato tecnico scientifico: le tematiche affrontate

Al termine del Comitato Tecnico Scientifico, è emerso chiaramente che i temi centrali della discussione sono stati quelli che riguardano la necessità di un ammodernamento delle strutture sportive, molte delle quali risalgono agli anni ’70. È fondamentale rendere queste strutture più polifunzionali e aperte a una vasta varietà di utenti, al fine di massimizzare il loro utilizzo e impatto sulla comunità. 

Inoltre, si è sottolineata l’importanza cruciale di garantire la sostenibilità economica, energetica e soprattutto sociale di tali impianti, al fine di assicurare un servizio duraturo e inclusivo per tutti. Una revisione della normativa attuale è stata considerata essenziale, poiché risulta troppo complessa e talvolta ostacola gli sforzi per migliorare le infrastrutture esistenti e implementare nuovi progetti. Infine, è emersa la forte necessità di ricevere fondi e finanziamenti mirati per potenziare il settore sportivo e garantire il suo sviluppo continuo.

Move City Sport: i commenti di Juri Morico, Roberto Ciufoletti e Claudio Massa per OPES

L’inserimento dello sport nella Costituzione – ha riferito il numero uno di OPES, Juri Morico è stato un passo fondamentale. Ma questo non basta, è necessario declinare la multidimensionalità dello sport e dare spazio alla cultura dello sport come patrimonio condiviso che deve procedere per competenze, anche politicamente. È fondamentale che lo sport sia sostenibile a 360°: – una sostenibilità di natura economica (Associazioni Sportive Dilettantistiche sono a pieno titolo aziende: serve un dialogo tra tutti i portatori di interesse, per garantire una buona governance), -di natura energetica e di natura sociale. La performance dell’impiantistica sportiva è fondamentale ma il contesto sociale deve essere la ‘bussola per la lettura della planimetria‘.

Abbiamo definito un progetto nazionale in cui abbiamo avviato 5 comunità di pratica a cui partecipano accademie, istituzioni, aziende, federazioni, in cui un grande partner è la Business School dell’Università di Torino. Queste comunità sono incentrate sullo sport come strumento di diffusione per l’innovazione nei territori con modelli sostenibili, sport nei parchi e giardini, nuove formule di declinazione dello sport nelle scuole, valutazione impatto sociale, sport come prevenzione e cura sociale, innovazione con startup innovative (WeSportUP con finanziamento da cassa depositi e prestiti).

La survey ha rilevato 5 punti di primaria importanza: fare rete tra stakeholders, ragionare insieme su spazi dedicati alla pratica sportiva, dare rilevanza allo sport per tutte fasce d’età, considerare lo sport per lo sviluppo di competenze soft di crescita verso cittadinanza, dare importanza alla misurazione dell’impatto economico. Siamo disponibili al confronto e ci saremo a Move.”

È fondamentale dare importanza allo sport che ha impatto sulla parte dello sviluppo e ricaduta sul territorio in termini di responsabilità sociale e inclusione. Lo sport deve avere valore educativo, ma troppo spesso questo ruolo non viene opportunamente preso in considerazione. Inoltre, ritengo ci sia grande inconsapevolezza di quello che c’è già a cui spesso non si dà valore. È necessario inoltre parlare di professione sportiva, all’interno della quale la riforma ha portato dei cambiamenti“, ha invece condiviso Ciufoletti, presidente del Comitato regionale di OPES Lombardia.

Infine, il commento di Massa: “OPES si occupa anche di attività pratiche e progetti legati allo sport e al terzo settore. Vedo in MOVE CITY SPORT la possibilità di comunicare lo sport come strumento di welfare di comunità, di mettere in connessione il mondo del privato sociale e delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, dato che la comunità è contenitore delle attività quotidiane. Proponiamo anche nell’ambito della formazione un’iniziativa verso le nuove figure professioniste dello sport sociale“.

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