“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Con questa espressione, lo sport entra nell’articolo 33 della Costituzione italiana.
Dopo l’ok del Senato nel maggio scorso, anche la Camera, all’unanimità, nella giornata di mercoledì 20 settembre 2023 (una data storica, n.d.r.) ha dato il suo parere favorevole alla riforma costituzionale che inserisce lo sport nell’articolo 33 della nostra Carta, dove si fa riferimento alle arti e alla scienze. Il legislatore, pertanto, tutela la pratica sportiva come un diritto inviolabile, evidenziandone altresì la sua funzione sociale e pedagogica.
Anche il Presidente nazionale di OPES, Juri Morico, ha accolto con entusiasmo la tanto attesa modifica all’articolo 33 della solenne e fondamentale legge della Repubblica italiana. A margine di un evento ospitato all’interno del Salone d’Onore del CONI ha dichiarato: “Lo sport, come da oggi è ufficialmente sancito dall’articolo 33 della nostra Costituzione, è un diritto inalienabile che deve essere garantito ad ogni singolo cittadino, indipendentemente dalla sua età, dalle sue condizioni fisiche o dal luogo in cui vive.
Oggi lo sport e tutto ciò che rappresenta fanno parte della Carta, ma la verità è che per 75 anni ne sono stati esclusi. Questo riconoscimento, dunque, rappresenta un passo fondamentale. Lo sport, e va tenuto a mente, è un antidoto sociale, è uno strumento potente che abbatte le barriere, è un mercato del lavoro maturo, lo sport educa e conduce. #Insieme ricordiamo questa giornata storica e impegniamoci ad applicare, ogni giorno, i principi e i valori che hanno costituito le basi per questo importante risultato”.