Quando la vita in un attimo ti volta le spalle o quando il mondo sembra crollarti addosso, devi aggrapparti con tutte le tue forze ad un appiglio, lottare e non mollare. Quel punto di sostegno che ti salva e che ti tiene attaccato all’esistenza può celarsi nello sport. La storia di Matteo Cavagnini, il protagonista del terzo appuntamento di Sport Elite Lab, ne è un esempio. Sognava di emulare le gesta del Divin Codino Roberto Baggio, invece è diventato uno dei più grandi cestisti italiani in carrozzina. La colonna portante del Santa Lucia Basket ha aperto il suo cuore, le sue emozioni e i suoi ricordi per raccontare la sua vita agli studenti dell’Istituto Luigi Einaudi di Roma. A 15 anni, quando aveva più o meno l’età dei ragazzi e delle ragazze che con attenzione lo hanno ascoltato, a causa di un incidente, Matteo Cavagnini perse un arto inferiore. Senza una gamba, addio al calcio e al suo sogno. La vita, però, è fatta anche di incontri e scelte che cambiano l’inerzia delle cose. Ed è così che, a seguito di un colloquio con una persona che lo invitò ad andare in palestra, Matteo Cavagnini si avvicinò al basket. Il resto è noto. Coppe in Italia ed in Europa, scudetti, premi individuali, come quello di MVP in una finale di Champions League, e 2 Paralimpiadi, di cui una (Londra 2012) vissuta da capitano.
In un’ora di lezione a distanza Matteo Cavagnini ha dispensato consigli utili alla crescita personale dei teenager. Li ha motivati con parole precise, chiare, piene di determinazione e amore per lo sport e per la vita. Non si è sottratto ad alcuna domanda, anche a quelle più personali. Ha svelato aneddoti, elencato sportivi come Danilovic, Ginobili e Datome ai quali si è ispirato, narrato gioie e dolori sportivi, svelato programmi futuri, perché la vita da atleta non potrà essere infinita ed allora bisogna pure pensare a che cosa si vorrà fare dopo l’attività agonistica (Matteo Cavagnini sta studiando economia aziendale applicata allo sport, n.d.r.), e impresso in maniera indelebile assiomi di assoluta importanza. “L’esperienza è la somma degli errori” e “le sconfitte non esistono, perché quando si perde si impara sempre qualcosa”, solo per citarne due, con ogni probabilità costringeranno i ragazzi a riflettere.
Sport Elite Lab, il progetto di didattica online promosso da OPES e dall’ISS Luigi Einaudi di Roma, che beneficia del patrocinio del CONI e della collaborazione della Link Campus University, vuole proprio stimolare gli adulti di domani a ragionare sulla vita, sul ruolo dello sport e sui valori positivi che costituiscono i capisaldi della società moderna. L’interruttore che accende questo circuito elettrico, fatto di sinapsi tra loro interconnesse, è l’incontro con un Campione dello sport. Dopo aver avuto il piacere di ospitare Arturo Mariani, Claudia Cesarini e Matteo Cavagnini, Sport Elite Lab accoglierà la schermitrice Margherita Granbassi (26 maggio 2020) e lo specialista mondiale di sci nautico paralimpico Daniele Cassioli (29 maggio 2020).