Il 2019 appena salutato può essere archiviato come l’anno in cui il prestigio internazionale di OPES è cresciuto esponenzialmente. L’elezione di Sara Massini all’interno del Comitato Esecutivo di ENGSO, i progetti europei avviati e conclusi e l’ottimo lavoro svolto su più tavoli dal Dipartimento Relazioni Internazionali hanno messo l’accento sul ruolo assunto in Europa dalla nostra organizzazione, tanto nella promozione e valorizzazione della pratica sportiva quanto nella ricerca di soluzioni ad importanti questioni sociali. I risultati ottenuti negli ultimi 365 giorni sono stati straordinari e da loro si riparte per un 2020 alquanto significativo ed elettrizzante.
Con il nuovo anno sono stati lanciati due importantissimi progetti continentali che vedranno impegnato OPES in partnership con altre realtà no-profit europee. Per le responsabili del Dipartimento Relazioni Internazionali, Sara Massini e Linda Rombolà, le giornate del 15, 16, 17 e 18 gennaio saranno dedicate interamente al kick-off meeting di Ciampino di “V as Value – Volunteering recognition as a Value Added at Local level for the Universal development and growth of sport in Europe” (martedì 15 e mercoledì 16 gennaio) e di “A hat-trick for inclusion: recognizing, preventing and contrasting hate speech for more inclusive sport”, in programma a Goteborg venerdì e sabato. Se in Italia l’attenzione sarà dedicata al progetto che testerà e sperimenterà un programma sportivo volto a migliorare le competenze dei volontari, in Svezia, invece, saranno gettate le basi e programmate le azioni dell’iniziativa che vuole un movimento sportivo più inclusivo e senza quelle manifestazioni d’odio che possono causare molti danni.
“V as Value – Volunteering recognition as a Value Added at Local level for the Universal development and growth of sport in Europe” avrà una durata di 30 mesi e chiederà a tutti i partner (OPES, la romena Asociatia Se Poate, la portoghese Asociaçao Animam Viventem, la slovena Sportno Turisticno Drustivo – Akademija Rudi Hiti, la francese Escales Latines e la bulgara Association Varna – European Youth Capital) di presentare delle best practice per poi elaborare il già citato programma sportivo ed educativo destinato ai volontari. Durerà 18 mesi ma “A hat-trick for inclusion: recognizing, preventing and contrasting hate speech for more inclusive sport” avrà ugualmente un importante impatto sulla società. Accanto ad OPES, in questo caso, ci sono partner come AICEM, la svedese Svenska Ungdom League, la romena Asociatia Se Poate e la francese Eurocircle Association.
Dopo questa intensa 4 giorni tra l’Italia e la Svezia, le responsabili del Dipartimento Relazioni Internazionali di OPES voleranno a Bruxelles. I prossimi 30 e 31 gennaio, infatti, la Commissione europea realizzerà una due giorni intensa per spiegare alle organizzazioni le prerogative del bando Erasmus+ e per fornire tutte le linee guida sulla gestione dei progetti appena avviati. Per OPES sarà anche un’occasione per allacciare rapporti con altre realtà e per fare networking.