Fedele alla mission di generare valore e nel nome di quei valori positivi dello sport che rappresentano i pilastri del nostro tessuto sociale, il Comitato provinciale di Frosinone ha lanciato una nuova iniziativa in favore dei rifugiati ucraini ospitati nei paesi della Ciociaria. Il Deus ex machina di questo nuovo progetto, che metterà a disposizione dei profughi scappati dalla guerra le strutture sportive locali, è Luigi Romani. Il vicepresidente nazionale di OPES, come un caterpillar dotato di grande forza d’animo e straordinaria umanità, è riuscito ad aprire una nuova strada e a coinvolgere le amministrazioni locali, oltre all’Associazione Sportiva Dilettantistica Atletica Frosinone.
Il Comitato provinciale di OPES Frosinone, il sodalizio sportivo frusinate che promuove l’atletica leggera e le Istituzioni consentiranno così a bambini, giovani e donne provenienti dall’Ucraina di cimentarsi in discipline come atletica, nuoto, pallavolo e basket. Se da una parte OPES si occuperà del tesseramento degli sportivi, dell’assicurazione contro gli infortuni e dell’inserimento dei profughi nel nuovo contesto, facendo leva su uno strumento potentissimo come lo sport, le amministrazioni locali supporteranno i rifugiati anche per quanto l’accesso alle strutture sanitarie che rilasciano l’idoneità all’attività sportiva agonistica, previo superamento della visita medica che prevede un’accurata anamnesi da parte del medico, raccolta di dati antropometrici, rivelazione della pressione arteriosa, spirometria, esame delle urine, misurazione del campo visivo, auscultazione toracica, elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo.
Chi volesse ricevere maggiori informazioni può contattare la segreteria del comitato provinciale di OPES Frosinone al seguente numero di telefono: 0775 960655. In alternativa, può scrivere una e-mail all’indirizzo di posta elettronica opes.fr@gmail.com.