Che cosa succede se per una volta si invertono i ruoli, ovvero se chi prima stava in tribuna a fare il tifo ora si ritrova in pedana? Che si possono scoprire talenti nascosti. Ma l’esperienza sportiva, le emozioni e le sensazioni che si provano dinanzi ad una giuria sono le stesse. Per tutti. E molto probabilmente se ne saranno accorte le mamme delle bimbe partecipanti al campionato regionale di ginnastica ritmica della Toscana, che lo scorso weekend si sono esibite dinanzi alle loro figlie, per una volta sedute in tribuna ad applaudire. La loro performance è stata salutata da una standing ovation ed apprezzata persino dalle insegnanti e dalla giuria. La passione e l’amore per lo sport di queste signore, di età compresa fra i 40 e i 56 anni, dimostrano che non è mai troppo tardi per intraprendere un percorso sportivo e che la ginnastica, sia artistica sia ritmica, è inclusiva, è aggregazione ed è per tutti.
Al di là della speciale esibizione inserita all’interno del programma del campionato regionale toscano di ritmica, nello scorso weekend si sono concluse anche le terze prove dei campionati regionali di artistica del Lazio e della Lombardia. Se al primo appuntamento hanno preso parte 270 atleti, al secondo le ginnaste e i ginnasti in gara sono stati 220. Numeri che rendono orgoglioso il responsabile delle ginnastiche di OPES, Luciano Gambardella, e che possono essere letti come impressionanti per il movimento che mette alla prova i suoi protagonisti nelle prove al corpo libero, al volteggio, agli anelli (solo gli uomini), alla trave, alla sbarra, alle parallele e al trampolino. La voglia di sport e di gareggiare, in poche parole, è tornata prepotentemente a farsi sentire e a regalare scariche di adrenalina.
Chiuse le parentesi regionali, è giunto il tempo per i ginnasti e le ginnaste di dedicare ogni singola energia alla preparazione delle finali nazionali. Se la ritmica sarà di scena a Scanno dal 23 al 30 maggio, l’artistica si ritroverà a Cesena dal 10 al 12 giugno.