Prende quota e non conosce soste. Il progetto Generatori, un’iniziativa di OPES cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, vola in ogni regione d’Italia grazie all’entusiasmo contagioso dei teenager che incontra. Atterrando nei luoghi di maggiore aggregazione, come possono essere gli istituti superiori di secondo grado e i centri sportivi, sta coinvolgendo 25.000 ragazzi e ragazze per rinnovare un pilastro della società italiana: il volontariato.
Il prossimo appuntamento è imminente. Sabato 19 e domenica 20 ottobre, presso il centro sportivo Kinesis di Piacenza, i formatori e i relatori di OPES si confronteranno con gli sportivi che frequentano la struttura. Dopo aver presentato il progetto e le tematiche ad esso connesse, si concentreranno sulla spiegazione di concetti come bene comune, responsabilità sociale, educazione civica e cittadinanza attiva. Il progetto Generatori, grazie a questi incontri, mira anche a formare e ad educare le nuove generazioni, rendendole più consapevoli dei problemi e delle criticità della società. Il modello proposto dal project manager di Generatori, e adottato dai formatori territoriali, non si basa su una lezione frontale, ma può essere paragonato ad un incontro “peer to peer” (paritario) che esalta l’interazione. Non è un caso se, grazie a questo modus operandi, si creano le condizioni per approfondire il volontariato, passando dal lato teorico a quello pratico. La tappa di Generatori in una scuola o in un centro sportivo spesso diventa la scintilla che spinge i ragazzi e le ragazze ad intraprendere delle azioni volontarie per il bene della collettività, come ad esempio la cura del verde pubblico, la pulizia dei litorali e il ripristino di aree ludiche destinate ai bambini.
Quello che sta accadendo lungo lo “Stivale” è a dir poco grandioso: come recita la campagna di comunicazione, le nuove generazioni stanno iniziando a guardare la realtà con il filtro giusto, ossia i loro occhi. Loro, i post millennials, ribattezzati Generazione Z o iGen per il diffuso utilizzo che fanno di smartphone e device tecnologici sin dalla nascita, sono stati fin troppo presto definiti instabili e insicuri. Il viaggio di Generatori, invece, sta svelando la loro sensibilità, la loro attenzione intorno al tema della salvaguardia del Pianeta e la loro attitudine a rimboccarsi le maniche per il bene comune e del territorio. Tutto questo ha sorpreso positivamente anche i formatori ed il comitato scientifico del Progetto.
Al termine della due giorni di Piacenza, come accaduto in occasione delle altre tappe, verranno selezionati i futuri Generatori che parteciperanno ad un percorso formativo di 20 ore extracurriculari. Dal prossimo 20 novembre e fino al 15 dicembre, infatti, i ragazzi selezionati potranno accedere alla piattaforma di formazione a distanza che consentirà loro di apprendere tutte quelle nozioni necessarie a creare un’associazione di volontariato o ad operare sul territorio. I 500 Generatori di buone pratiche, infine, quando saranno realmente attivi, dovranno inviare alla segreteria nazionale le loro campagne di volontariato che daranno vita ad un contest. Spetterà al Comitato scientifico premiare le migliori.