Lo scorso 16 gennaio 2020, a Buckingham Palace, le mani del Duca del Sussex, il Principe Henry, l’Head of UK Sport, Dame Katherine Grange e l’ambasciatore della Coppa del Mondo di rugby a 13, Jason Robinson, hanno estratto i nomi delle 16 squadre che nel 2021 parteciperanno alla fase finale del massimo appuntamento internazionale. L’Italia, rappresentata dal vice presidente dell’Associazione FIRL, Tiziano Franchini, è stata inserita nel gruppo B, insieme ad Australia, Fiji e Scozia.
Gli “wallabies” (così sono definiti i componenti della Nazionale australiana), per la cronaca, hanno vinto le due precedenti edizione della manifestazione, sconfiggendo nella finale del 2013 gli “All Blacks” neozelandesi con il punteggio di 34 a 2 e nel 2017 gli inglesi per 6 a 0. Fiji e Samoa, invece, vantano una lunghissima tradizione nella palla ovale e nell’ultima World Cup si sono fermate rispettivamente in semifinale e ai quarti di finale, quando sulla loro strada hanno incrociato i temibilissimi australiani (Australia vs Fiji 56-6; Australia vs Samoa 46-0). L’urna, insomma, non è stata benevola con gli “Azzurri”. Il girone, come ha dichiarato lo stesso Franchini al termine dell’evento, è complicato e allo stesso tempo stimolante. L’Italia sarà chiamata a sfide probanti che chiederanno ad ogni atleta di ricorrere a tutte le sue energie e qualità per fare bella figura e per onorare il movimento nazionale della palla ovale giocata con 13 giocatori.
Il Mondiale di rugby a 13 sarà inaugurato dalla sfida tra la Nazionale del Paese organizzatore, l’Inghilterra, e la rappresentativa polinesiana di Samoa. La sfida si giocherà al St. James Park di Newcastle il 23 ottobre 2021.