OPES e CPD sono pronte per una nuova avventura. Le due realtà, ancora una volta, daranno vita a un evento unico nel proprio genere che parla di inclusività, aggregazione, uguaglianza e sorrisi.
L’obiettivo della manifestazione che si terrà il prossimo 12 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre), in contemporanea tra Torino, Roma e Montesilvano, è coinvolgere i giovani studenti di istituti scolastici di primo e secondo grado – che siederanno sugli spalti delle location designate – e consentire loro importanti riflessioni sulla disabilità e sulle barriere da abbattere.
Il lavoro di sensibilizzazione verrà svolto non solo dai testimonial che hanno scelto di sposare il progetto, ma anche dagli atleti paralimpici e dalle associazioni che sul campo chiameranno in causa le ragazze e i ragazzi facendo sì che si mettano in gioco e che vivano appieno questa iniziativa all’insegna dello sport e dell’inclusività. In tal senso, OPES e CPD hanno previsto numerose attività – che spaziano dal sitting volley al calcio, passando per momenti di condivisione e ascolto – che intendono far capire alle future generazioni l’importanza di di integrare nel contesto sociale e sportivo persone con disabilità sensoriali, motorie, psichiche ed intellettive.
Tra le novità di questa edizione c’è la “rete” tra le città. La manifestazione verrà trasmessa in piattaforma così che le scuole aderenti possano partecipare anche virtualmente. Sarà costante il rimbalzo da e tra Roma e Torino; una festa che viaggerà da Nord a Sud della Penisola senza sosta.
Il tema di questa edizione e il concorso
“Siamo come i Fiori” è il tema di quest’anno, un richiamo a scoprire la bellezza e la diversità in ognuno di noi. Il tema è stato scelto con la collaborazione di tutte le classi d’Italia che hanno partecipato a “Non il solito tema“, che ha visto vincitrice la Scuola Secondaria I.C. “O.M.Corbino” di Augusta, Siracusa.
Nell’ambito della manifestazione prende vita anche il concorso “Siamo come i fiori” a cui possono partecipare le classi di tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado realizzando lavori che abbiano come oggetto:
– abbattere i pregiudizi e le barriere culturali che impediscono di creare contesti accoglienti e inclusivi per tutti;
– riflettere sulla comprensione reciproca, sull’accettazione delle differenze altrui e sull’empatia che ci porta ad andare incontro all’altro;
– riflettere sul termine “diversità” e “normalità”.