Il nuovo Dpcm, illustrato in conferenza stampa nella serata di domenica 18 ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pone una serie di importanti limiti al mondo sportivo e nelle parole del Premier dà un ultimatum alle palestre e ai Centri Sportivi, che avranno una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli ed evitare la chiusura.
Si fermano del tutto gli sport da contatto svolti a livello amatoriale e sono vietate le gare dilettantistiche in ambito provinciale. Chi pratica sport come il calcio, la pallavolo o il basket nell’ambito di una società sportiva potrà continuare ad allenarsi a livello individuale; con i compagni di squadra si potrà fare training evitando però il contatto. Sì, invece, alle partite e alle gare sportive a livello sia regionale che nazionale per dilettanti e professionisti.
Il testo specifica infatti che “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse regionale e nazionale dal CONI o dal CIP e delle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali (…) Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali”.
Invece “L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”.
Per quanto riguarda le palestre, le piscine e i vari Centri Sportivi il Decreto stabilisce che per il momento possono rimanere aperte. Da un dialogo tra il Presidente e il Comitato Tecnico Scientifico sono scaturite notizie contrastanti e sembra che non tutte le strutture abbiano adottato le misure di sicurezza. C’è inoltre una spaccatura tra il ministro della salute Roberto Speranza, favorevole alla chiusura, e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Da qui la decisione di dare alle palestre un ultimatum: una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli. Cosa succederà dopo? Al momento non ci è dato sapere ma possiamo dedurre che le decisioni verranno delegate alle varie Regioni.
OPES rinnova pertanto l’invito a prendere visione del PROTOCOLLO DI SICUREZZA approvato dalla Giunta Esecutiva.
Al seguente link è possibile invece leggere e scaricare il testo integrale del nuovo Dpcm: DPCM 18 OTTOBRE