Quasi 1.800 chilometri e più di 18 ore al volante separano Roma da Rzeszow (Resovia), cittadina della Polonia sud-orientale. Nel centro del voivodato della Precarpazia, dove si sente l’eco della guerra russo-ucraina, nelle scorse ore, dopo un viaggio iniziato dalla Capitale e da Pescara, sono arrivati due convogli della Protezione Civile. A bordo trasportavano 10 tonnellate di beni, per un totale di 800 colli di aiuti raccolti grazie all’iniziativa #donaconilcuore. Tutto materiale che è stato consegnato ai cittadini ucraini rifugiati in una città che annovera quasi duecentomila abitanti e migliaia di profughi.
L’Ucraina, del resto, non è distante. Leopoli, ad esempio, è a meno di 200 chilometri. In pochi giorni, la stazione ferroviaria e quella degli autobus di Resovia sono diventate dei primi centri di accoglienza. Hanno rappresentato e rappresentano tuttora un approdo sicuro, la fine di un incubo e di tante sofferenze. Tra chi decide di fermarsi e chi prosegue il suo viaggio nel Vecchio Continente, ogni giorno si assiste ad un flusso continuo di persone. Ma a Resovia non si segnala solo il caos, c’è pure tanta solidarietà. Volontari ed organizzazioni, sia locali sia internazionali, si danno da fare per aiutare, supportare e sostenere chi è in difficoltà ed è stato costretto a lasciare la propria abitazione a causa del conflitto.
#donaconilcuore prosegue
L’iniziativa #donaconilcuore, promossa da Modavi Protezione Civile e OPES, ha scelto questa città polacca per consegnare il primo carico di aiuti, perché necessita di beni per rispondere al continuo ingresso di profughi ucraini. Dopo la spedizione in Moldavia, altra Nazione che ha dovuto fronteggiare da sola l’arrivo di cittadini in fuga dalla guerra, il grande cuore dell’Italia raggiunge la Polonia per aiutare il popolo di Kiev.
La campagna di Modavi Protezione Civile e OPES proseguirà fino a quando non terminerà l’emergenza. Nei centri di raccolta aderenti sarà possibile donare e consegnare beni di prima necessità e medicinali. L’importante è che in questa corsa di solidarietà si rispettino le indicazioni fornite da volontari e promotori.