Alla corte della Nazionale, Dario Piantadosi a Coverciano per unire sport e alimentazione

Ammirato, imitato, seguito, amato e pure ascoltato. Dario Piantadosi non è solo il responsabile nazionale del settore calcio freestyle di OPES, ma è un ragazzo dotato di un certo magnetismo: riesce a catturare l’attenzione delle persone sin dal primo istante. Il motivo risiede sia nelle sue qualità tecniche sia nelle sue capacità comunicative. Se da una parte prevale l’artista ed il performer che con la palla fra i piedi è in grado di compiere evoluzioni e skill inenarrabili, quelle per cui non vale la pena provarci all’interno di un’abitazione se non si vogliono mandare in frantumi vetri ed oggetti di valore, dall’altra emerge l’uomo, con la sua integrità, i suoi valori e i suoi messaggi positivi. Il suo linguaggio verbale e non verbale, le sue espressioni, la sua genuinità e l’allegria, che trasuda da tutti i pori, lo rendono un modello, un esempio credibile da seguire e da ascoltare. Perché Dario Piantadosi, in qualsiasi contesto si trovi o in qualsiasi progetto si imbatta, non è mai banale. Lo sappiamo bene noi di OPES, lo sanno bene anche i brand che lo hanno scelto come ambassador o testimonial.

Mercoledì scorso, nella settimana che ha portato l’Italia a battere la Macedonia del Nord e a pareggiare contro l’Ucraina, qualificandosi con qualche sofferenza di troppo per l’Europeo che si disputerà tra giugno e luglio 2024 in Germania, Piantadosi è stato convocato a Coverciano. Non si è allenato agli ordini di Luciano Spalletti, anche se avrebbe potuto dispensare consigli tecnici ad alcuni Azzurri, bensì è stato impegnato in un progetto inerente alla corretta alimentazione di uno sportivo. Insieme a Matteo Pincella, nutrizionista della Nazionale di calcio, è stato scelto per sensibilizzare le future generazioni sull’importanza del mangiare bene.

L’allenamento e la prevenzione degli infortuni, del resto, iniziano a tavola. Ci sono cibi che forniscono il giusto apporto calorico in vista di un allenamento o di una partita, mentre altri sono indicati per un recupero dopo uno sforzo fisico. Alcuni alimenti, poi, si rivelano degli autentici antinfiammatori. Conoscerli, assumerli ed inserirli nella propria dieta significa mangiare bene per migliorare le performance. Vuol dire altresì stare bene e prevenire l’insorgere di malattie croniche che, con l’avanzare dell’età, potrebbero evolversi in patologie molto più serie. I messaggi di Dario Piantadosi e del Dottor Matteo Pincella vanno proprio in questa direzione. Facendo cultura ed informando gli atleti più piccoli, generano un valore inestimabile.

È la seconda volta che mi trovo a Coverciano ed ogni volta è un’emozione unica – ha dichiarato Dario Piantadosi ai nostri microfoni -, percepisci di essere immerso nella storia leggendaria di un’intera nazione calcistica. Pensare di essere riuscito ad arrivare qui grazie al Calcio Freestyle, fa venire i brividi, perché significa che se ci credi e ti impegni i sogni si avverano. Ho preso un caffè con Buffon, ho girato l’angolo e mi son salutato con El Shaarawy. Gli ho ricordato che, nel 2013, ci esibimmo insieme per un tour di eventi dove il freestyle era protagonista. Insomma, incontrare campioni di spessore ti dà una carica infinita. È stato bello essere protagonista di un progetto che unisce sport ed alimentazione, ma ancor di più è stato molto interessante ascoltare i consigli di Matteo Pincella, nutrizionista della nazionale italiana di calcio. Da oggi sicuramente mangerò ancor di più pensando allo sport.

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