Ritmo e inclusione. Due parole che si legano insieme e che rompono i classici schemi delle manifestazioni di danza. Due facce della stessa medaglia che caratterizzano altresì gli eventi targati OPES Danza. Il settore nazionale, diretto con grande lungimiranza e programmazione da Enrico Di Prisco, sta scrivendo pagine significative della promozione sportiva, traducendo questi due termini in fatti concreti.
Su tutto il territorio nazionale, infatti, sta realizzando iniziative volte a garantire l’integrazione sociale, l’aggregazione e la partecipazione di ballerine e ballerini, indipendentemente dalle loro abilità, condizioni ed età. Tra queste, merita di essere citato “Viaggio di Danza inclusiva in Campania”, un progetto che vede collaborare insieme il settore nazionale Danza di OPES e la Società Campana Beni Culturali (SCABEC). Varato lo scorso 2 febbraio, quando al Palasele di Eboli (SA) è andato in scena il Choreographic Dance Open, questo viaggio attraccherà anche in altre due città della provincia di Salerno: Sant’Arpino e Pagani. Complessivamente, gli appuntamenti saranno 4.
Da Eboli a Pagani, tutti i 4 appuntamenti di “Viaggio di Danza inclusiva in Campania”
Dopo il debutto del Palasele, il “Viaggio di Danza inclusiva in Campania”, farà tappa al Teatro Lendi di Sant’Arpino. Il prossimo 16 febbraio, nel territorio dell’antica Atella si terrà il Premio Resilienza Naples Edition. Tra la seconda e la terza manifestazione trascorreranno 49 giorni. Il 6 aprile, infatti, si ritornerà al Palasele di Eboli per il National Championship. Gli interpreti della sesta arte si ritroveranno per dare vita ad un contest in cui ritmo ed inclusione non saranno uno slogan, ma espressione della potenza del corpo e dei valori umani.
L’ultimo appuntamento di “Viaggio di Danza inclusiva in Campania”, invece, farà scalo a Pagani. Nella città amministrata da Raffaele Maria De Prisco, un primo cittadino che in più di un’occasione ha dato dimostrazione di credere nella funzione sociale e pedagogica dello sport, il 13 aprile i riflettori si accenderanno per illuminare il Pagani Danza Festival. Anche in questo caso l’accento sarà posto sull’inclusività.
Le finalità del progetto targato OPES Danza e Scabec
Il settore nazionale OPES Danza e SCABEC, attraverso questo viaggio in 4 tappe, si sono prefissi dei nobili obiettivi. Se da una parte organizzatori e promotori vogliono coinvolgere il maggior numero di giovani, dall’altra intendono valorizzare il desiderio di ballerine e ballerini di sentirsi sia protagonisti di un palco sia parte integrante di una società e di un movimento.
Un simile approccio ha e avrà un enorme impatto sul territorio. Oltre a promuovere l’integrazione sociale e a fare leva sulla partecipazione attiva dei giovani a contest ed eventi tematici, “Viaggio di Danza inclusiva in Campania” si rivelerà anche come uno strumento per contrastare un fenomeno diffuso tra le nuove generazioni: la sedentarietà.
Come si legge in una nota pubblicata sul sito del Comitato provinciale di OPES Salerno, “il Viaggio di Danza inclusiva in Campania si prefigura come un’opportunità imperdibile per tutti coloro che credono nel potere trasformativo dell’arte e dello sport. Con il sostegno di Scabec e l’entusiasmo dei partecipanti, questa iniziativa ha il potenziale per lasciare un’impronta duratura sul tessuto sociale e culturale della regione.”