Arrampicata, Laura Rogora sul tetto del mondo nella specialità Lead

Scalando le vette più impervie si possono conquistare i traguardi più prestigiosi. Un passo alla volta, con tenacia, grinta, tecnica e abnegazione, si realizzano anche i sogni più ambiziosi. Laura Rogora, la diciottenne romana che lo scorso dicembre è stata premiata al Gala dello Sport di OPES, lo ha fatto: si è issata in vetta alla classifica del Campionato del Mondo Lead Giovanile di arrampicata. Nella splendida cornice del Climbing Stadium di Arco, davanti ad un pubblico caloroso che ha tenuto sempre la testa all’insù, la Rogora ha conquistato l’oro e ha messo in fila tutte le avversarie, a partire dalla temibilissima scalatrice francese Nolwenn Arc (seconda) e dalla statunitense Brook Raboutou (terza).

Si tratta di un successo straordinario, un altro prestigioso risultato da aggiungere al suo ricco ed impareggiabile palmares. L’impresa non è stata facile, viste e considerate le pretendenti al titolo. Dopo aver dominato le qualifiche e le semifinali, nell’atto conclusivo la migliore atleta italiana del settore climbing ha fatto tremare i suoi sostenitori. Un’esitazione, qualche interminabile secondo o momento di impasse, ha messo in bilico il risultato. Poi, la caparbietà e la sua innata classe hanno fatto la differenza. L’urlo finale è stato una liberazione per espellere lo stress, per scaricare l’adrenalina, per liberare ogni muscolo del corpo dalla tensione e, naturalmente, per lasciare esplodere la gioia.

La neo Campionessa del mondo giovanile della categoria Lead, dopo aver conseguito lo scorso giugno la maturità scientifica e dopo essersi iscritta ai corsi di matematica dell’Università degli studi di Trento, culla un sogno: rappresentare l’Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo, in programma in Giappone dal 24 luglio al 9 agosto 2020. Come sempre, un passo alla volta, un risultato dopo l’altro, una vetta dopo l’altra, è giusto pensare ad una trasferta nel Sol Levante per sfidare le 20 climber pretendenti all’oro olimpico, alla storia e alla gloria eterna. La via da percorrere non è per nulla facile. Assomiglia ad un 9 A, ma la Rogora sa come si fa, visto che a soli 14 anni, il 28 febbraio 2016, diventò la prima climber italiana a completare una simile impresa. La road to Tokyo passa per il master della Coppa del Mondo di Tolosa (in programma a novembre) e per i successivi Campionati Europei.

 

OPES, che ha sempre apprezzato le qualità sportive e morali dell’arrampicatrice romana, si congratula con lei per il risultato ottenuto lo scorso 25 agosto ad Arco, in Trentino Alto Adige, e le augura di realizzare i suoi sogni.

Condividi il post:

Articoli simili