Quanto sta accadendo nella grande famiglia della ginnastica di OPES è un fenomeno senza precedenti. Le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche affiliate al settore diretto da Luciano Gambardella hanno aperto il loro cuore e le porte delle loro strutture, per accogliere le bambine e le ragazze ucraine scappate dalla guerra. Si tratta di iniziative spontanee, ma tutte accomunate dalla volontà di alleviare le sofferenze di chi ha dovuto patire gli effetti di un conflitto nella propria Nazione, lasciando a migliaia di chilometri di distanza affetti, parenti, amici e le sicurezze della quotidianità. Lo sport, in questo caso la ginnastica, rappresenta sia una medicina per sentirsi meglio sia un preziosissimo strumento che permette alle giovani rifugiate di integrarsi nel nuovo contesto sociale e relazionarsi con delle coetanee.

Da quando l’Arteritmica Tarquinia ha pubblicamente annunciato la volontà di voler offrire le proprie attività ai bambini ucraini ospitati dalla comunità viterbese, è iniziato un vero effetto domino. Presidenti, dirigenti e tecnici, supportati in alcuni casi anche dalle amministrazioni comunali, si sono mobilitati per dare un aiuto a chi è in difficoltà o sta vivendo una situazione di disagio. L’esempio del sodalizio della città patrimonio dell’UNESCO è stato seguito da Ginnastica Alitema, Stella Blu, SFS, SG e Maristars.

All’elenco si è aggiunta nelle ultime ore anche una realtà sportiva della provincia di Frosinone. L’ASD Gymagine, infatti, è lieta di ospitare nelle palestre di Anagni ed Acuto le bimbe e le ragazze ucraine rifugiate che si trovano o arriveranno nei centri di accoglienza del frusinate. Per loro, i corsi di ginnastica ritmica ed artistica sono e saranno completamente gratuiti. Nella giornata di lunedì 21 marzo 2 bambine ucraine, accolte con grande affetto e simpatia dai loro coetanei italiani, hanno varcato i cancelli degli impianti sportivi ed hanno potuto prendere parte al loro primo allenamento. La Gymagine ci tiene a ringraziare per il supporto, la collaborazione, la professionalità e l’umanità, che li ha sempre contraddistinti e che hanno mostrato anche in questa occasione, il sindaco di Acuto Augusto Agostini ed il vicepresidente nazionale di OPES Luigi Romani.