Al via oggi, 16 febbraio, il progetto “Porte aperte allo sport”. Alle ore 12.00 l’iniziativa è stata presentata ufficialmente presso la sala Orlando di Confcommercio-Imprese. Il progetto è promosso dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (capofila), dalla Federazione Italiana Bocce, dalla Federazione Italiana Danza Sportiva, da OPES e dall’EPS Attività Sportive Confederate e rientra tra i 137 progetti vincitori finanziati da Sport e Salute attraverso il fondo di 80 milioni per la promozione dell’attività sportiva di base, come da Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2022.
“Porte Aperte Allo Sport” si propone di avvicinare i ragazzi dai 6 ai 17 anni e le rispettive famiglie alla pratica sportiva tramite l’organizzazione di attività promozionali – open day – e corsi di atletica leggera, bocce e danza sportiva in contesto scolastico ed extra-scolastico, con il supporto delle Associazioni/Società Sportive Dilettantistiche affiliate a tutti gli Organismi coinvolti.
All’evento di lancio, presentato da Stefano Raucci e moderato da Stefano Tilli, hanno presenziato il Presidente del CONI Giovanni Malagò e la Vicepresidente vicaria Silvia Salis, il Presidente e il Direttore di Sport e Salute Vito Cozzoli e Diego Nepi, il Capo del Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi e per la Regione Lazio Roberto Tavani.
Sul palco anche i vertici degli Organismi che hanno scritto il progetto: per FIDAL il Presidente Stefano Mei e il Segretario Generale Alessandro Londi, per FIDS la Presidente Laura Lunetta accompagnata dalla Vice Luciana Mezzopera, per la FIB il Presidente Marco Giunio De Sanctis, per ASC il Presidente Luca Stevanato accompagnato dal Responsabile Project Manager di ASC Marco Visconti e per l’OPES il Presidente Nazionale Juri Morico.
Ospiti di casa, il Presidente di Confcommercio Nazionale Carlo Sangalli e la Presidente di Confcommercio Professioni Anna Rita Fioroni.
Come ogni interprete protagonista dell’iniziativa, è intervenuto anche il Presidente Juri Morico evidenziando i valori dello sport e l’importanza della collaborazione e della sinergia tra Federazioni ed Enti: “Veniamo da una pandemia e il problema è che non si è valutato lo sport come antidoto sociale per la tutela della salute e della socialità. Solo adesso, dopo 75 anni, la parola sport sta per essere inserita nella costituzione; la verità è che per 75 anni è stata esclusa dalla costituzione. Lo sport è uno strumento potente, abbatte le barriere, è un mercato del lavoro maturo, lo sport ha il compito di educare conducendo. Con progetti come “Porte aperte allo sport” proviamo a dare un contributo alla comunità; dobbiamo definirci attori principali della comunità educante per essere efficaci, ma ognuno deve fare la propria parte. Insieme si possono fissare obiettivi ambiziosi. Insieme è una parola magica: perché solo lavorando insieme si possono fare percorsi e raggiungere risultati importanti“.