Al servizio del Terzo Settore con le nuove attività formative e la creazione delle comunità di pratica

Se il progetto InFormAzione rappresenta una best practice originale, anche le prossime attività di OPES nel panorama del Terzo Settore non saranno da meno. Anzi, saranno ancor più innovative e contribuiranno ad affermare il ruolo che il nostro Ente si sta ritagliando nel tessuto sociale italiano.

 

OPES, come Rete Associativa, sta per lanciare, su tutto il territorio nazionale, una serie di attività che saranno cofinanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali tramite l’avviso 3 del 2022, ai sensi dell’articolo 72 del D.LGS 3 luglio 2017, n. 117 – anno 2022. Nello specifico, si propone di potenziare le realtà del non-profit affiliate, affinché queste siano in grado di interpretare meglio i bisogni della comunità, di dialogare con la Pubblica amministrazione, di generare nuovi modelli di innovazione sociale e di partecipare da protagoniste allo sviluppo locale o di una singola tematica.

Tanta formazione per il Terzo Settore di OPES

L’esperienza maturata con Progetto InFormAzione sarà utilissima per continuare ad innestare nel terzo pilastro nuove competenze e ad aggiornare tutti quegli operatori che ogni giorno si confrontano con i nuovi bisogni di una società in continua trasformazione. Dopo aver analizzato la organizzazioni che compongono la Rete Associativa, individuato le criticità e definito i gap di dirigenti e volontari in termini di competenze progettuali e gestionali, le iniziative promosse da OPES attraverso l’avviso 3 serviranno ad erogare nuove ore di formazione. In continuità con quanto realizzato con InFormAzione, verranno messi a disposizione dei discenti corsi online, sia sincroni sia asincroni, comprendenti anche i cosiddetti MOOC (Massive Open Online Courses) ed OER (Open Educational Resources). Non mancheranno esercitazioni e lavori in gruppo per una nuova esperienza formativa.

A differenza di InFormAzione, la nuova linea progettuale prevede lo sviluppo delle comunità di pratica

La grande novità, però, riguarderà la creazione di 5 comunità di pratica. Queste aggregazioni informali, costituite da attori del Terzo Settore che si uniscono per condividere best practice ed esperienze, elaboreranno o svilupperanno soluzioni in merito a determinate tematiche sociali. Il loro contributo genererà un valore inestimabile: migliorerà la qualità della vita dei cittadini e risponderà alle esigenze del territorio.

 

Al termine dei 16 mesi di attività, saranno valutati i risultati e redatto un report interno sul divario conoscitivo colmato, sulle nuove forme organizzative e sui modelli gestionali adottati, sulle nuove partnership e sugli interventi avviati all’interno delle varie comunità.

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