Lo scorso 20 giugno la Benacquista Assicurazioni Latina Basket, O.P.E.S. e la società di basket in carrozzina Santa Lucia Sport Roma hanno vissuto un’intensa giornata secondo il principio dello sport (estremo) e dell’adrenalina. A seguito dell’evento “#BeAlive – Il Grande Gioco dello Sport” (29 maggio 2018 – Stadio dei Marmi, Roma) e grazie all’impagabile impegno dell’Ente di Promozione Sportiva O.P.E.S. (Organizzazione Per l’Educazione allo Sport), che ha incoraggiato e supportato la creazione di una particolare amicizia tra gli atleti, le due società di pallacanestro professionistico si sono recate a Rocca Massima dove i giocatori, mantenendo fede allo slogan dell’iniziativa “volare oltre i limiti”, si sono cimentati nel provare l’attrazione Flying in the sky, la zipline più lunga e veloce del mondo.
Presente all’evento il Sindaco di Rocca Massima, Angelo Tomei, che è stato molto contento di accogliere le delegazioni ospiti con entusiasmo e calore, evidenziando non solo l’importanza di una tale attrazione in piccolo centro come Rocca Massima, ma anche l’ammirazione nei confronti di OPES e del grande lavoro che fa:«Abbiamo questa “zip” a capo unico lunga 2300 metri ed è la più lunga e la più veloce del mondo. Dobbiamo impegnarci, anche a livello politico e sicuramente con l’aiuto della vostra associazione che già fa tanto, a fare in modo che questi limiti possano essere abbattuti. Siamo orgogliosi e riconoscenti per tutto ciò che fate per questi ragazzi e per queste società».
La manifestazione è stata fortemente voluta dai tre promotori sempre attenti a concetti quali l’inserimento sociale e il potenziamento del territorio tramite lo sport e i valori a esso collegati, come spiega chiaramente Marco Perissa, Presidente Nazionale di OPES: «Come Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, OPES ha l’obbligo di promuovere nella società ivalori positivi dello sport. Tra questi rientrano sicuramente l’inclusione sociale, la valorizzazione del territorio e il favorire occasioni in cui atleti normodotati e diversamente abili possano svolgere attività fisica insieme. L’evento “Volare oltre i limiti”, così come molti altri Progetti che abbiamo avviato e promosso, va proprio in questa direzione. A Rocca Massima (LT), abbiamo assistito a una giornata adrenalinica ricca di significati. I ragazzi della Latina Basket (formazione di Serie A2) e del Santa Lucia Roma (basket in carrozzina) hanno dimostrato di avere una bella dose di coraggio per lanciarsi nel vuoto, affrontando un volo di oltre due chilometri con il corpo imbracato e agganciato a una fune. Gli atleti, ancora una volta, ci hanno dimostrato che i limiti, fisici o mentali, sono fatti per essere superati. I miei complimenti vanno al Comitato Regionale di OPES LAZIO – conclude il Presidente Perissa – per aver contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che rispecchia la mission e gli obiettivi delineati dall’Ente. OPES, condividendo i valori delle due società cestistiche professionistiche, accompagnerà anche in futuro i due club in eventi simili e in altri Progetti. Chi è dalla parte dello Sport e chi vuole trasmettere dei valori positivi alla società riceverà sempre il nostro sostegno e il nostro pieno e incondizionato appoggio».
Ed è sulla stessa lunghezza d’onda anche il Direttore Sportivo della Benacquista Assicurazioni Latina Basket, Sergio Tricarico, che abbracciando il Presidente e giocatore del Santa Lucia Basket Roma, dichiara: «Tra le nostre due realtà sportive c’è stato decisamente un bell’inizio e siamo tutti d’accordo sul fatto che la collaborazione debba continuare. Latina Basket è molto sensibile a questo tipo di manifestazioni, ne è dimostrazione il fatto che abbiamo già avuto modo di organizzare diversi incontri sul parquet del campo da basket, non soltanto con gli amici del Santa Lucia, ma anche con squadre di atleti sordomuti. Ci piace molto questo tipo di integrazione che fa bene allo sport, perché lo sport, in tutta la sua bellezza, deve poter essere vissuto da tutti».
Proprio il Presidente del Santa Lucia Basket Roma, Giulio Sanna, conferma il concetto di amicizia con il club nerazzurro ed è il primo a mettersi in gioco e a “volare oltre i limiti”:«Ovviamente sono grato dell’amicizia e dell’invito che ci ha fatto Latina Basket. Tra l’altro mi sono accorto che avevo 20 giocatori, ma per fare questa prova siamo rimasti solo in 2 perché sono stato coinvolto anche io come giocatore. Sicuramente è stata una bella esperienza, alcuni dei miei ragazzi l’avevano già provata e il fatto che potesse essere fatta anche da ragazzi diversamente abili mi ha incuriosito e l’ho fatto volentieri per provare questo “volo”».
Prima di procedere con il lancio, parlando con il playmaker della Benacquista, Riccardo Tavernelli, oltre all’emozione per questa singolare prova del volo, è emersa l’importanza che ha avuto l’incontro tra Latina Basket e Santa Lucia in occasione del precedente evento #BeAlive: «Tra di noi è nato un bellissimo rapporto di amicizia perché vediamo le diverse tipologie di pallacanestro: la loro in carrozzina e la nostra. Abbiamo provato con loro l’esperienza di giocare ed è stato certamente molto divertente e stimolante, ma abbiamo capito sulla nostra pelle la difficoltà di giocare in carrozzina. Questo salto nel vuoto è sicuramente un’esperienza. Due chilometri nel vuoto con picchi di velocità a 160 km orari mette, se non paura, un po’ di ansia, però lo faremo perché è un’esperienza da vivere».
I cestisti professionisti hanno quindi sfidato i propri limiti, superando difficoltà fisiche e mentali e mostrando il proprio lato coraggioso o curioso, che ha permesso loro di provare una nuova interessante, stimolante ed emozionante esperienza, affrontando un volo di oltre 2 chilometri a una velocità media di oltre 110 km orari con punte di 172 km orari. Chiedendo loro stati d’animo e aspettative nell’attesa del proprio turno di affrontare il salto nel vuoto, sono affiorate diverse emozioni. Ismael De Sousa, l’ala grande/centro del Santa Lucia Basket Roma, è stato sorridente, ma coinciso e diretto: «Secondo me sto nascondendo qualcosa, però sono curioso e sarà sicuramente una bella esperienza. Immagino una sensazione di libertà». Giovanni Allodi, pari ruolo di Ismael, ma nella Benacquista ha ammesso di non aver mai provato prima un’attrazione simile: «L’elevazione non è la mia dote principale nella pallacanestro, quindi fare un volo del genere è un’esperienza totalmente nuova per me. Non l’ho mai provato prima d’ora, ma la vivo come una prova interessante e ricca di emozioni. Nonostante una leggera ansia non vedo l’ora di indossare l’imbracatura e andare». Una giornata così intrisa di emozioni, solidarietà, condivisione e valori è stata soltanto un assaggio delle importanti iniziative future che i promotori hanno in programma di attuare. Ad maiora.