Il certificato medico per la pratica dell’attività fisica in età prescolare non è più obbligatorio. Il decreto ministeriale firmato dai titolari dei Dicasteri alla Salute, Beatrice Lorenzin, e allo Sport, Luca Lotti, di fatto permette ai bambini di età compresa fra gli 0 e i 6 anni di avvicinarsi allo sport senza aver bisogno di una documentazione medica, salvo casi speciali.
La Federazione Italiana Medici Pediatri (F.I.M.P.), che già nel lontano 2015 aveva avanzato questa richiesta, applaude la scelta del Governo. Togliere l’obbligo del certificato medico per l’avviamento allo sport di tutti quei bambini in età prescolare era considerato un passaggio necessario per diversi aspetti. Innanzitutto, si promuove l’attività fisica e si facilita l’ingresso nello sport; poi, per quanto riguarda l’aspetto economico, non si appesantiscono le finanze delle famiglie e del Sistema Sanitario Nazionale; infine, e forse è uno dei motivi più importanti, si favoriscono modelli di comportamento sani e corretti che potrebbero portare dei benefici agli stessi bambini.
I dati in possesso della FIMP, infatti, parlano chiaro: il 53% dei bimbi tra i 3 e i 5 anni e il 22% di coloro che frequentano la scuola primaria non praticano alcuna attività fisica. I numeri fotografano la situazione italiana e non sono per nulla incoraggianti. Bisogna intervenire in maniera netta per cambiare la tendenza. Il decreto ministeriale che toglie l’obbligatorietà del certificato medico per praticare l’attività fisica in età prescolare va in questa direzione, ma non può essere considerato come lo strumento risolutore e risolutivo.