Si è tenuta sabato 29 aprile la prima tappa romana di “Lo Sport si fa ad Arte”, progetto promosso da OPES che nasce dalla volontà di coniugare attività sportiva e valorizzazione del patrimonio culturale.
Insieme ai trainer di BYC Training by Plank-on è stato svolto un vero allenamento a 360° tra le meraviglie della Capitale, un’esperienza indimenticabile tra Arte e Sport.
Appuntamento alle 9:00 al Circo Massimo. Giornata tipicamente primaverile, con poche nuvole e poco vento. Una mattinata ideale per allenarsi all’aperto. Tutti in azzurro come il cielo, si sono preparati alla scoperta della città.
Ad accompagnare e a dare la giusta carica musiche e incitazioni dei trainer. A colmare le curiosità, invece, la voce della guida turistica che, tappa dopo tappa, ha svelato i segreti dei luoghi che si andavano ad attraversare. A cominciare proprio dal Circo Massimo dove fu Caio Giulio Cesare a dare all’edificio la forma che conosciamo, facendo costruire i primi sedili in muratura. Le prime installazioni dell’area, infatti, erano in legno.
Con una camminata veloce di riscaldamento si attraversa il Ponte Palatino e il Lungotevere degli Anguillara, verso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Questa chiesa, che secondo la leggenda fu eretta da S. Giulio I nel 340, fu molto probabilmente il primo luogo dedicato al culto della Vergine. Stop per la prima stazione di training di potenziamento.
Si riprende la corsa in salita verso il Gianicolo, che, con i suoi 88 metri è uno dei punti più alti e panoramici della città. Il suo nome, secondo la tradizione, deriva dal Dio Giano, che avrebbe qui fondato un centro abitato. Arrivati in cima, ecco la favolosa vista della Città Eterna e poi in ripresa con esercizi di coppia con l’elastico, per sviluppare e rafforzare i muscoli di gambe e degli arti superiori. Al termine, la guida racconta una delle attrazioni più caratteristiche della capitale, che si può ammirare dalla terrazza del Gianicolo: il cannone. Dal 1847, per volere di Papa Pio IX, un cannone spara salve, ogni giorno a mezzogiorno in punto. Il Papa voleva imporre uno standard alle campane di Roma affinché suonassero all’unisono. Dal 1904 il cannone è posto in cima al colle, sotto la statua di Garibaldi. Il suo sparo, a volte, è udibile fino all’Esquilino.
Arrivati ai piedi della collina i ragazzi si sono addentrati per le vie di Trastevere, uno dei quartieri più vecchi e caratteristici della città, attraverso la Farnesina, Ponte Sisto e Campo de’ Fiori, il cui nome deriva da margherite, papaveri e dagli altri fiori di prato che un tempo ornavano la piazza. Stop, di nuovo, per la terza e ultima stazione, a Piazza S. Co simato. Accanto al mercato con i banchi di frutta e verdura, con gli anziani sulle panchine che guardavano incuriositi, si sono svolti dei giri di circuito, con un mix degli esercizi già affrontati nelle stazioni precedenti. La tappa più faticosa, per concludere in bellezza! Le ultime riserve di energia hanno riportato il gruppo al punto di partenza, il Circo Massimo. Un’ultima sessione di stretching e allungamento muscolare e poi un applauso finale e una foto di gruppo. L’appuntamento è giunto a termine ma l’adrenalina è ancora tanta e, nonostante la stanchezza, viene quasi voglia di ricominciare.