I prossimi 3 e 4 febbraio andrà in scena, presso il teatro Cardinal Massaia di Torino, “Oltre le sbarre”, uno spettacolo che vede la regia e coreografia di Antonino Montalbano per il Collettivo Ties, promosso da OPES Piemonte. L’evento, che ha già raccolto numerosi consensi dopo il debutto dello scorso 21 maggio, si ripeterà per raccontare la vita dietro le sbarre; musica e danza sono i mezzi scelti per veicolare i messaggi sociali che caratterizzano l’opera. Un’espressione artistica che intende rivolgersi a una platea ampia e che mette al centro i giovani; di fatto, lo spettacolo è ispirato alla serie tv di successo Mare Fuori.
Oltre le sbarre: no alle scenografie, spazio ai corpi e alle luci
“Sono una detenuta e quella che mi accingo a raccontare è una storia di detenzione, di sofferenza e speranza”, questo è l’incipit di ciò che questo spettacolo andrà a raccontare. Oltre le sbarre, come spiega l’organizzazione, nasce in un momento di confusione mista ad esigenza evolutiva. Si arriva, nella vita artistica di una persona, ad un bivio dove da una parte c’è una strada piatta mentre dall’altra c’è una strada in continuo mutamento.
Lo spettacolo, che ha la durata di un’ora, racconta una storia con la voce e con la danza (21 i ballerini in scena). Non ci sono scenografie, ma sono i corpi stessi a fare da scenografia allo spettacolo insieme a un gioco di luci e una ricerca musicale di nicchia.
Un nuovo punto di vista
Montalbano decide sapientemente di disegnare storie di carcere, stupro e omicidio. Tutto ciò, per la prima volta, dalla parte del carnefice. In questo caso, tutte donne. “Cerchiamo di raccontare quali sono le emozioni prima, durante e dopo un’azione così estrema ed efferata, che ti cambia la vita per sempre”, ha spiegato Montalbano. Poi ha aggiunto: “È un argomento, quello della criminalità, che mi tocca profondamente da vicino, quindi, ripongo in esso gran parte della mia esperienza di vita, in modo da poter quantomeno raccontare una verità”.
Va altresì aggiunto che il collettivo ha come scopo quello di collaborare con le carceri italiane attraverso ricerche artistiche e creazione di spettacoli insieme alle persone che le abitano. Tra gli obiettivi dell’opera, tuttavia, c’è anche la diffusione e la condivisione di temi estremamente attuali; da questo punto di vista essere stati selezionati per la rassegna coreografica “Respiri”, che si terrà a Roma il prossimo 21 aprile 2024, è un segnale forte e di grande rilevanza.
Walter e Deimos Palmero: “Utilizzare l’arte per lanciare messaggi forti”
Anche il Comitato Regionale di OPES Piemonte ha commentato l’impegno che c’è dietro lo spettacolo e gli intenti che lo animano: “Oltre le sbarre rappresenta la concretizzazione di uno dei principali obiettivi di questo Comitato regionale, ovvero quello di utilizzare l’Arte per lanciare messaggi forti, che possano essere recepiti dal pubblico privi di filtri e con un linguaggio, come quello del corpo e della musica, che non ammette filtri“.