Il 20 maggio, in occasione dell’evento di OPES dal titolo Sport@Scuola che si svolgerà presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” (largo Giulio Onesti, 1 – Roma), gli studenti degli istituti romani incontreranno Gianni Maddaloni, Maestro di Judo famoso a livello internazionale e fondatore della palestra Star Judo Club nel cuore di Scampia, a Napoli.
GIANNI MADDALONI. La carriera sportiva di Gianni Maddaloni inizia presso la Società DAI-TO Club di Napoli negli anni ’70-80. Nel 1978 è campione regionale a squadra. Partecipa alle finali dei campionati italiani ne 1979 classificandosi al 7° posto; nel 1980 è al 6°. Insegnante Tecnico dal 1982, è allenatore per diverse società campane, con le quali ottiene molti risultati in campo nazionale nel settore esordienti e nei giochi della gioventù. Direttore Tecnico Regionale Campania dal 1993 al 2003, dal 2005 ricopre varie cariche di rilievo nazionale tra cui quella di Direttore Tecnico Regionale nonché di Consigliere della Squadra Nazionale maggiore.
Dal 1988 è insegnante e direttore tecnico della Società Star Judo Club di Napoli – Maestro di Judo 7° Dan – da oltre dieci anni nelle prime società classificate a livello nazionale. Ha portato moltissimi atleti sul podio più alto in campo nazionale ed Europeo dalle classi giovanili, Junior e Senior. La società è inoltre da sempre bacino di atleti di caratura internazionale per i gruppi sportivi militari quali: Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Esercito Italiano.
Maestro e padre dei campioni Pino (plurimedagliato, oro a Sydney nel 2000 e oggi tecnico della nazionale), Laura (sette volte campionessa d’Italia, vice campionessa del mondo e moglie di Clemente Russo) e Marco (quattro volte campione d’Italia, campione assoluto nel 2201, atleta di interesse Nazionale da cadetto a Junior, pluricampione europeo Under 23 negli anni 2004-2005, oggi in corsa per la qualificazione delle prossime olimpiadi di Rio).
Con la sua società, la Star Judo Club, ha collezionato titoli a tutti i livelli, grazie ai suoi atleti, sin dal 1991. Tra questi: oltre 20 ori, oltre 10 argenti e oltre 10 bronzi.
STAR JUDO CLUB, NAPOLI. Nell’immaginario collettivo Scampia è le Vele, Scampia è la camorra, Scampia è lo spaccio. Scampia per tutti è sinonimo di degrado, di abbandono, di destini segnati da una vita che non può offrirti altro se non delinquenza e crimine. Scampia è questo, per molti, ma non per tutti. Perché c’è una Scampia che vive, respira e resiste, che chiede riscatto. C’è una Scampia che non si arrende a destini già segnati. C’è una Scampia che cerca un’opportunità, l’opportunità di diventare qualcosa di diverso, di prendere in mano quel destino già segnato, stravolgerlo e riscriverlo dal principio.
Ci sono delle persone che ti cambiano la vita, e sono quelle persone che ti danno quell’opportunità, che ti preparano a diventare altro. Ci sono delle persone che ti insegnano che l’identità non te la danno i soldi, il potere, la camorra, la droga e lo spaccio. Ci sono delle persone che ti insegnano che la camorra è per i perdenti. Una di queste persone, a Scampia, è Gianni Maddaloni. Che, insieme ai suoi figli, tutti campioni di Judo, ha deciso di vincere, nello Sport ma soprattutto nella vita. Loro la camorra la mettono “al tappeto”. C’è una palestra di Judo, in quella Scampia malfamata che ci raccontano. È una palestra che offre dei corsi gratuiti a tutti i ragazzi, più o meno disagiati, spesso con padri in galera e madri senza lavoro. È una palestra di vita, perché lo Sport è l’alternativa al disagio: lo Sport è quell’opportunità. E dare un’opportunità a certe persone, talvolta, vuol dire salvargli la vita.
La Star Judo Club Napoli è una società sportiva fondata nel 1980 da Gianni Maddaloni. Questa palestra, parafrasando il titolo del libro che porta proprio la firma di Gianni Maddaloni, è “L’Oro di Scampia”, la luce della periferia delle nostre grandi città e delle periferie dell’anima, quei luoghi in cui la normalità a volte sembra un miraggio. È la risposta al degrado, è l’esempio che si fa pratica, che si fa aggregazione sociale. Perché ciò che siamo vale più di quel che diciamo; perché i giovani hanno bisogno di esempi da seguire, esempi di onestà, altruismo, fratellanza. Questa palestra è un luogo di educazione e formazione per i giovani, che promuove la propria attività per la costruzione di una società civile attraverso lo Sport, la cultura e la legalità.
Sport e cultura, quindi, come strumenti per formare e promuovere il senso civico. Sport e legalità come ingredienti per trovare quel riscatto. Sono questi i princìpi su cui si fonda lo spirito della Star Judo Club, una “grande famiglia” che accoglie tanti giovani a rischio, ma anche tanti bambini diversamente abili e non vedenti.
Grazie ai riconoscimenti eccezionali del Ministero della Giustizia – in quanto società impegnata nel recupero e reintegro di giovani minori detenuti –, del Ministero della Gioventù e Ministero delle Pari Opportunità – per l’impegno profuso nei confronti dei giovani e della famiglia –, delle Autorità Locali – per la passione con la quale opera nel sociale –, la Star Judo Club è oggi una delle associazioni maggiormente impegnate in prima linea per il recupero di giovani in difficoltà, compresi bambini diversamente abili e non vedenti. Lo stesso Presidente del CONI Giovanni Malagò ha definito Gianni Maddaloni “un esempio più unico che raro, un avamposto contro il degrado e l’illegalità”. Fedeltà, coraggio, altruismo, umiltà, temperanza, rispetto degli altri, non rubare, rispettare la palestra, aiutare i deboli. Sono questi “I codici comportamentali” della famiglia Maddaloni, che regolano la vita all’interno della palestra Star Judo alle Vele, nel cuore di Scampia.
La storia di Gianni Maddaloni è diventata anche un libro scritto insieme a Marco Caiazzo (ed. Baldini e Castoldi), e poi una fiction Rai con Beppe Fiorello. “L’Oro di Scampia”, questo il titolo del libro in cui “ci sono i miei sogni, le mie sofferenze, le mie vittorie sociali e sportive”, dice Maddaloni. Nell’epoca in cui anche Papa Francesco ci invita ad andare nelle periferie, non si può che guardare con orgoglio, tutto nazionale, alla grande opera che il Maestro ha messo in piedi e che continua a costruire, giorno dopo giorno, insieme a tutti quei ragazzi. Sono gli esempi positivi quelli da propagandare. E questa storia, che porta la firma della famiglia Maddaloni, lo è. E i sogni, come quello di suo figlio Pino, possono realizzarsi. Perché lo Sport è fondamentale nella civilizzazione dell’essere umano.
Il sogno di Gianni Maddaloni è quello di avere tante palestre come la sua in ogni quartiere disagiato di Italia, dove i ragazzi allo sbando si possono salvare grazie alla pratica sportiva. È questa la ricetta per il recupero dei giovani in difficoltà; è questo l’ingrediente segreto di un uomo che crede nei giovani.