Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con Danzando Con Il Cuore. Il prossimo 25 febbraio, la rassegna di danza coreografica ed inclusiva, che è promossa da OPES, dal suo settore nazionale diretto da Enrico Di Prisco e dal movimento toscano guidato da Stefano Rossi, catturerà l’attenzione degli addetti ai lavori e degli appassionati presenti alla Fortezza da Basso di Firenze per Danza in Fiera.
Come ogni anno, non mancheranno le emozioni e i momenti toccanti, quelli che rimangono impressi nella mente, che regalano brividi e che insegnano, soprattutto ai più giovani, quanto sia determinate nella nostra vita praticare una disciplina sportiva o un’arte. A chiudere l’edizione 2023 di Danzando Con il Cuore, poi, sarà un’esibizione speciale. Ivan Cottini, ballerino affetto da sclerosi multipla e noto al pubblico televisivo anche per aver partecipato ad “Amici”, porterà sul palco della rassegna di OPES sia la sua voglia di non arrendersi ad una malattia neurodegenerativa sia la potenza della danza.
All’età di 27 anni, quando era all’apice del successo, dopo l’esperienza alla trasmissione condotta da Maria De Filippi, a Cottini viene diagnosticata la patologia che colpisce il sistema nervoso centrale. La malattia gli ha fatto crollare il mondo addosso, cambiando per sempre la sua esistenza. Dopo un periodo di sbandamento e di sofferenze, il ballerino ha trovato in sé stesso la forza di mordere la vita, di prenderla per le redini e di cercare di rallentare il più possibile il decorso invalidante della sclerosi multipla. Un ruolo cruciale in questo switch mentale o iniezione di vitalità l’ha giocato l’amore per la danza e per Viola, sua figlia. Cottini non ha mollato, si è rimesso in gioco ed è arrivato ad esibirsi a “Ballando con le stelle” e al Festival di Sanremo nel 2020. «Attraverso la danza ho capito due cose fondamentali – come riportato da un articolo pubblicato dal Corriere della Sera che riprende le parole pronunciate dal ballerino a “Verissimo” – ovvero, che riesco a prendere a calci la malattia e che mi fa stare bene mentalmente. La malattia va avanti, è una consapevolezza che mi rende forte, io lotto contro il tempo e il tempo non si può fermare, tutto ciò che posso fare oggi, di certo non lo rimando a domani. La vita è una, bisogna godersela. Non so come sarà il mio futuro quando smetterò di ballare, ma l’importante è sapersi reinventare».
La performance di Cottini a Danzando con il Cuore non impreziosirà solo la rassegna di OPES e Danza in Fiera, ma trasmetterà valori e messaggi precisi, forti e potenti al pubblico. Sarà toccante, certo, ma anche educativa. In poche parole, sarà una lezione di vita.