Altra gara regionale di ritmica, altro record. 6.000 persone hanno seguito la prova del Campionato START

Un altro weekend da favola. Un’altra due giorni di gare in cui l’extra diventa normalità. Ormai, nessuno si stupisce più degli straordinari risultati ottenuti dal settore nazionale delle Ginnastiche di OPES. Eppure, è necessario soffermarsi a leggere i numeri del movimento della ritmica, togliersi il cappello dinanzi all’ennesimo record ed applaudire gli artefici dell’exploit della settimana. Da Luciano Gambardella, responsabile nazionale del settore delle Ginnastiche di OPES, fino alle ragazze impegnate in pedana, passando per la responsabile nazionale della ritmica, Prof.ssa Cristina Cimino, per dirigenti di comprovata esperienza come Vanna Capuccini, per tecnici eccezionali e per società che promuovono i veri valori dello sport, ogni attore sta ricoprendo un ruolo da assoluto ed indiscusso protagonista.

Più di 6.000 persone, sabato 19 e domenica 20 febbraio, hanno seguito la diretta web della prima prova del Campionato regionale del Lazio di ginnastica ritmica riservata alle atlete iscritte alla categoria START. Al Palazzetto dello Sport di Acuto, in provincia di Frosinone, è andata in scena una bellissima due giorni di sport, mentre in rete il contatore di utenti collegati ha registrato l’ennesimo record. Da tre settimane a questa parte, da quando il movimento della ritmica ha deciso di trasmettere le gare in diretta, ad ogni weekend è necessario aggiornare il picco di persone connesse dinanzi ad uno smartphone, ad un tablet o ad un computer. Se dovessimo interpretare il traguardo raggiunto in termini televisivi, dovremmo utilizzare la seguente espressione: la ginnastica ritmica piace, ha un grande seguito di pubblico ed il prodotto confezionato, grazie alla qualità delle immagini e alle esibizioni delle atlete, è di pregevolissima fattura.

I record fanno piacere, ma il settore guidato da Luciano Gambardella si focalizza più che altro sui messaggi che vengono inviati all’intero panorama sportivo e sulla crescita del movimento. La standing ovation, infatti, è tutta per le ginnaste. Con le loro esibizioni, impeccabili sia dal punto di vista tecnico sia coreografico, diffondono e raccontano tanto la loro voglia di sport e di riprendersi il tempo perduto a causa dell’emergenza da covid quanto la loro passione per la disciplina che praticano: la ginnastica ritmica.

In vista delle prossime prove regionali e delle finali nazionali, in programma alla fine di maggio, il settore nazionale delle ginnastiche di OPES ha tanti motivi per sorridere e ritenersi soddisfatto.

 

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