Dopo aver annunciato le date del Campionato regionale di ginnastica artistica del Lazio, il settore guidato splendidamente da Luciano Gambardella annuncia che è ufficialmente iniziato il countdown per un’altra regione. Alla prima prova del Campionato della Lombardia di ginnastica artistica mancano soltanto 4 settimane.
La strada per arrivare alla finale nazionale è ancora lunga ed il pass tutto da conquistare. Per vidimare il biglietto, però, è necessario che, a partire dal primo appuntamento, le ginnaste ed i ginnasti impressionino la giuria e sfornino una prestazione a dir poco scintillante, se non eccezionale. Tra meno di un mese, il 5 ed il 6 marzo, quando è in programma a Bergamo la prima prova, si inizierà a fare sul serio. In vista del debutto, gli atleti stanno lavorando sodo in palestra per affinare la tecnica e migliorare lo stato di forma. Strappare un punteggio di tutto rispetto potrebbe aprire un’autostrada senza intoppi in direzione della finale nazionale.
Archiviato il primo, vero assaggio della stagione, dopo poco più di un mese, il 9 ed il 10 aprile, gli aspiranti campioni dell’artistica ritorneranno in pedana per il secondo appello. Gli atleti esibiranno la loro tecnica, abilità, fisicità e potenza a Mortara, quarta città più popolosa della provincia di Pavia, dopo lo stesso capoluogo, Vigevano e Voghera.
Infine, il terzo ed ultimo appello del campionato regionale di ginnastica artistica della Lombardia. I prossimi 14 e 15 maggio, a Milano, sarà vietato sbagliare. Commettere anche un minimo errore o presentarsi in pessima forma comporterebbe la chiusura anticipata della stagione. Le porte dell’impianto sportivo che ospiterà l’atto conclusivo e che accoglierà i migliori atleti nazionali potrebbero non aprirsi.
Per conoscere l’elenco delle ginnaste e dei ginnasti che animeranno la finale nazionale bisognerà attendere qualche mese. Intanto, in attesa di vedere all’opera i veri protagonisti del Campionato, il movimento guidato da Luciano Gambardella augura ai sodalizi sportivi affiliati, ai loro tecnici e ai ragazzi di raggiungere tutti gli obiettivi prefissi e di divertirsi. Sempre in nome della ginnastica artistica e nel segno di quei valori positivi che solo lo sport è in grado di trasferire alle future generazioni.