Un viaggio di 600 chilometri, da Genova a Roma a piedi, per sensibilizzare i politici italiani sulla drammatica situazione che stanno vivendo il mondo dello sport e i suoi lavoratori. Questa è la missione di Ercole Battistone, quarantaduenne genovese, presidente dell’associazione Hercules Gym affiliata ad OPES. Giovedì 4 febbraio, alle ore 11:00, Battistone è partito dal piazzale antistante Palazzo Doria Tursi, sede del Municipio genovese, per intraprendere un lungo cammino che nel giro di una settimana lo condurrà nella Capitale. Quella che è a tutti gli effetti una camminata di solidarietà per lo sport è anche una camminata di protesta democratica, perché un settore strategico come quello sportivo rischia di soffocare e di sparire se non potrà riaprire a breve. Dopo aver superato i difficili mesi del lockdown e dopo aver visto un po’ di luce in piena estate, osservando scrupolosamente le leggi e i decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, volti ad evitare assembramenti e a contrastare la diffusione del Covid-19, l’ultima serrata del 25 ottobre ha inferto un colpo tremendo a palestre, piscine, centri sportivi e associazioni che promuovono lo sport e i suoi valori ma anche il benessere psico-fisico. Il danno, economico e sociale, è inestimabile. I ristori e gli indennizzi offerti al comparto che genera il 3% del PIL rappresentano soltanto una goccia in mezzo al mare. Dire che il futuro non è roseo è un eufemismo. Le voci, i virgolettati che vengono smentiti in men che non si dica, le ipotesi sulle riaperture soltanto abbozzate, senza tenere conto del parere del Comitato Tecnico Scientifico, e le notizie che arrivano dagli altri Paesi europei (in Spagna, per la precisione in Catalogna, le palestre riapriranno lunedì prossimo, ovvero ad un mese dall’ultima chiusura avvenuta lo scorso 7 gennaio) di certo non aiutano.
Per questi motivi, Ercole Battistone si è messo in viaggio con un obiettivo e con un unico bagaglio: il cuore, il suo e quello di tutte le persone che “hanno a cuore” (scusate il gioco di parole) lo sport. Sta portando con sé, lungo le strade dello Stivale, un tricolore. Su quella stoffa di colore verde, bianco e rosso sta raccogliendo le firme di atleti, sportivi, appassionati, dirigenti di associazioni e semplici cittadini che supportano l’iniziativa e che chiedono alla politica italiana di riaprire, in totale sicurezza, i centri sportivi.
Accanto al quarantaduenne genovese, nel giorno della partenza c’erano il consigliere comunale del capoluogo ligure Stefano Anzalone ed il presidente del Comitato regionale di OPES Liguria, William Lanzoni. “Ercole Battistone – ha dichiarato il neo eletto presidente di OPES Liguria, che il 4 febbraio ha consegnato al numero 1 dell’Hercules Gym la tessera di OPES ed ha firmato la bandiera – rappresenta lo spirito del nostro Comitato regionale, un comitato che guarda al di là delle problematiche e che, al tempo stesso, le affronta con tenacia ed in maniera pacifica. Spero che tutto il mondo sportivo, senza alcuna distinzione, si unisca a questa iniziativa e appoggi la battaglia portata avanti da Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, affinché lo sport possa aprire in totale sicurezza e svolgere legittimamente la sua attività. Invito chiunque a supportare in qualsiasi maniera Ercole, un portavoce del nostro settore, e a firmare la bandiera della Repubblica italiana”.
Infatti, come riportato da prestigiose testate giornalistiche nazionali, in primis il Secolo XIX e La Repubblica, è possibile sostenere il presidente dell’Hercules Gym in diverse maniere: dall’accompagnarlo, anche solo per un breve tratto del suo cammino, fino alla possibilità di contattarlo telefonicamente (328 9316618) per offrirgli ospitalità e ristoro o per mostrargli vicinanza fisica e morale.
Quando giungerà a Roma, Battistone consegnerà il tricolore con le firme dei sostenitori e del mondo sportivo ai rappresentanti delle istituzioni. Quella bandiera rappresenta e rappresenterà la volontà e la voce di un settore che vuole tornare a svolgere la sua attività, in totale sicurezza e nel rispetto delle leggi.