Pubblicati i criteri per accedere ai finanziamenti a fondo perduto destinati alle Associazioni Sportive Dilettantistiche e alle Società Sportive Dilettantistiche. Le misure a sostegno dei player che promuovono l’attività di base erano state annunciate dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, pochi giorni fa. Ora, grazie al documento elaborato dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è possibile avere un quadro più chiaro sulle modalità di accesso ai finanziamenti a fondo perduto. Le coperture economiche per rispondere alle richieste degli interessati e degli aventi diritto sono due: una da 10.086409,00 € a carico del Fondo istituito ai sensi dell’art. 13, comma 5 del D.L. 12 luglio 2018, n. 87; l’altra da 40.000.000,00 € a carico del Fondo istituito ai sensi dell’art. 217 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34.
Anche in questo caso la presentazione delle domande avverrà tramite l’utilizzo di una piattaforma web. A differenza di quanto avvenuto per le richieste di indennità avanzate dai collaboratori sportivi, per accedere ai finanziamenti le ASD e le SSD dovranno raggiungere l’indirizzo web www.sport.governo.it.
Come stabilito dall’Ufficio per lo Sport, le finestre per presentare le domande saranno 2: la prima, dalle ore 12:00 del 15 giugno alle ore 20:00 del 21 giugno, è riservata a tutte quelle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono un impianto sportivo; la seconda, invece, dalle ore 12:00 del 22 giugno alle ore 20:00 del 28 giugno, potrà essere usufruita da tutte quelle realtà sportive che soddisfano alcuni pre-requisiti obbligatori.
Entrando nel dettaglio dei pre-requisiti individuati dall’Ufficio per lo Sport per le ASD e le SSD che gestiscono un impianto sportivo e che, a partire da lunedì prossimo, potranno avanzare la richiesta di accesso ai finanziamenti a fondo perduto, i criteri sono i seguenti:
- Essere iscritta al Registro CONI/CIP alla data del 23 febbraio 2020.
- Essere titolare di uno o più contratti di locazione aventi ad oggetto unità immobiliari site nel territorio italiano e correttamente identificate al NCEU, regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate.
- Svolgere all’interno dell’immobile, per il quale si chiede il contributo, una delle attività riconosciute dal CONI o dal CIP.
- Essere in regola con le autorizzazioni amministrative e sanitarie per lo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche richieste dal comune ove ha sede l’impianto oggetto della domanda.
- Utilizzare PREVALENTEMENTE per lo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche indicate ai punti precedenti gli spazi degli immobili per i quali si fa istanza di accesso al beneficio.
- Aver corrisposto i canoni di locazione SCADENTI fino alla data del 31 dicembre 2019.
L’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inoltre, specifica che agli aventi diritto verranno richieste ulteriori informazioni che determineranno l’importo erogato. Le dichiarazioni richieste dovranno essere presentate in forma di autocertificazione e i dati forniti, che successivamente verranno messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per ulteriori riscontri, saranno soggetti a verifica e/o controllo da parte delle Federazioni Sportive Nazionali o degli Enti di Promozioni Sportiva ai quali si è affiliati, nonché dell’Ufficio per lo Sport.
Ai gestori di un impianto sportivo verrà richiesto quanto segue:
- Avere, o meno, intenzione di usufruire del credito di imposta del 60% previsto dall’art. 28 del D.L. n.34 del 19.05.2020 (Decreto Rilancio);
- Avere, o meno, usufruito della riduzione dei canoni di locazione per i mesi da marzo a maggio 2020 prevista dall’art. 216, co. 3 del D.L. n. 34 del 19.05.2020 (Decreto Rilancio);
- Avere, o meno, ricevuto dagli organismi a cui è affiliata (FSN, DSA, EPS) contributi di qualsiasi tipo finalizzati al superamento dell’emergenza derivante dall’epidemia COVID-19;
- Avere, o meno, ottenuto o richiesto, l’attribuzione di altro contributo da Enti Pubblici (Regioni, Province, Comuni), associazioni, fondazioni o altri organismi, per il sostegno alla locazione degli immobili oggetto della presente domanda.
Alla domanda dovrà essere allegato anche la copia di un documento d’identità del soggetto richiedente in corso di validità.
Singolare è la determinazione dell’importo che verrà corrisposto. Fermo restando che il tetto massimo stanziato sarà di 30.086.409,00 €, il totale del contributo erogabile, così come riportato dal documento, sarà dato dal risultato finale della seguente formula algoritmica:
Totale Contributo Erogabile = Sommatoria canoni di locazione (marzo a maggio 2020), meno riduzione canoni di locazione da marzo a maggio 2020 come previsto dall’art. 216, co. 3 del D.L. 34 del 19.05.2020, meno credito di imposta di cui all’art.28 D.L. n.34 del 19.05.2020, meno eventuali contributi FSN, DSA, EPS per emergenza COVID-19 deliberati a favore della ASD/SSD, meno contributi in conto locazioni deliberati da Enti Pubblici a favore della ASD/SSD (compresi quelli per i quali è in corso la domanda) [N.B. Al fine di assicurare un contributo congruo ad ogni richiedente, l’Ufficio potrà disporre un tetto massimo erogabile (per un massimo iniziale di 600 euro mensili) che potrà variare in relazione al numero effettivo delle domande ricevute.].
Per tutti gli operatori dello sport di base che non gestiscono un impianto sportivo, invece, la finestra di accesso ai finanziamenti a fondo perduto si aprirà il 22 giugno, ma per accedere è obbligatorio essere in possesso dei seguenti pre-requisiti:
- Non essere titolari di un contratto di locazione e non aver partecipato alla prima sessione di
presentazione delle domande relative alla presente disposizione.
- Essere affiliate a un organismo sportivo riconosciuto dal CONI (Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva).
- Svolgere un’attività sportiva riconosciuta dal CONI o dal CIP.
- Essere regolarmente iscritta nel registro del Coni e/o nel registro parallelo del CIP alla data
del 23 febbraio 2020.
- Essere in regola con le autorizzazioni amministrative e sanitarie richieste dal comune di appartenenza per lo svolgimento delle attività sportive dichiarate.
- Possedere alla data del 23 febbraio 2020 un numero di tesserati (distinguendo tra soggetti normodotati e diversamente abili) pari ad almeno a n. 50 (cinquanta).
- Avere almeno 1 (uno) istruttore in possesso di laurea in scienze motorie o di diploma ISEF o, in alternativa, in possesso della qualifica di tecnico/istruttore rilasciata dal CONI e/o dal CIP o dagli organismi affilianti riconosciuti dal CONI e/o dal CIP a cui aderisce la ASD/SSD.
- Non aver ricevuto contributi di qualsiasi tipo finalizzati al superamento dell’emergenza derivante dall’epidemia COVID-19 dagli organismi cui è affiliata (FSN, DSA, EPS);
- Non aver ottenuto l’attribuzione di altro contributo da Enti Pubblici (Regioni, Province, Comuni), associazioni, fondazioni o altri organismi.
Alla domanda dovranno essere allegati:
- Dichiarazione Organismo o Organismi affilianti circa l’attività sportiva, didattica e formativa svolta dalla ASD/SSD e il numero di tesserati svolgenti tali attività (N.B.: Nel caso in cui la stagione sportiva non sia iniziata a causa dello STOP imposto dall’emergenza sanitaria, si dovranno indicare i dati relativi alla stagione 2019.).
- Copia di un documento d’identità del soggetto richiedente in corso di validità (N.B.: solo in caso di domande non sottoscritte con firma digitale).
L’importo massimo erogabile dall’Ufficio per lo Sport ammonta a 20.000.000,00 € e, come si legge nel documento, “sarà corrisposto un importo pari a 800 euro ad ogni associazione sportiva dilettantistica o società sportiva dilettantistica a seconda dell’ordine cronologico della ricezione della domanda e fino al raggiungimento dello stanziamento disponibile”.
LEGGI IL DOCUMENTO REDATTO DALL’UFFICIO PER LO SPORT DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI