È un momento magico per il taekwondo ITF made in Italy. Dai meeting internazionali arrivano risultati eclatanti, per certi versi sorprendenti. Gli azzurri collezionano medaglie in serie e dimostrano, anche attraverso le giovani leve, che il movimento ha ed avrà anche in futuro solide basi. A fare da locomotiva c’è senza ombra di dubbio la fucina pugliese, rappresentata da molte associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate ad OPES. Nell’ultimo impegno europeo, disputatosi a Sofia, i nostri ragazzi e le nostre ragazze del taekwondo ITF, tesserati per la Federico II di Svevia e per il Team Ardito, sono saliti sul podio per ben 10 volte. È mancato l’acuto finale, ma il bottino all’OPEN di Bulgaria è ugualmente favoloso. Il medagliere recita: 2 argenti e ben 8 bronzi.
Se sul secondo gradino del podio sono saliti Davide Giuseppe Piazzolla (combattimento categoria boys 10-13 anni) e Silvia Borraccino (combattimento categoria girls 10-13 anni), sul terzo si sono alternati talenti come Leonilde Rubino (forme e combattimento junior 16-17 anni), Antonio Guglielmi (forme senior 18-39 anni e combattimento 16-17 anni), Ivan Ilgrande (comabttimento junior 16-17 anni), Ferdinando Pistillo (forme e combattimento senior 18-39 anni) ed Angela Dibenedetto (forme junior 14-15 anni).
Il bilancio della spedizione azzurra riempie d’orgoglio il Master barlettano Ruggiero Lanotte. “Ci è mancato solo il gradino più alto del podio – ha ammesso il presidente della Fitsport Italia e vicepresidente della Federazione Europea – ma abbiamo dimostrato ancora una volta di poter competere ad alti livelli in contesti agonistici di notevole spessore. Volevamo ripeterci, dopo gli ottimi risultati ottenuti in precedenza all’open di Zvornik, in Bosnia. E ci siamo riusciti, in una competizione ancor più selettiva per qualità dei partecipanti. I ragazzi stanno lavorando bene. Hanno già nel proprio mirino gli Europei del 2023, che organizzeremo a Rimini. La marcia di avvicinamento alla rassegna continentale sta proseguendo nel migliore dei modi, anche grazie al prezioso contributo di mio fratello Giuseppe, Maestro, tecnico di altissimo profilo e guida illuminante per i nostri ragazzi.”