Due ore differenti di lezione, all’insegna dell’educazione civica e della ricerca del bene comune. Lunedì 18 novembre gli studenti dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate “Michele Giua” di Assemini sono entrati in contatto con il progetto Generatori. L’iniziativa di OPES, cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha varcato i cancelli della scuola intitolata al chimico e politico di Castelsardo per presentare i suoi obiettivi e per coinvolgere i teenager in una missione: rinnovare il volontariato, grazie alla sensibilità e alla creatività dei ragazzi e delle ragazze tra i 14 e i 19 anni.
Il confronto su tematiche inerenti l’impegno nel volontariato, sulla ricerca del bene comune e sul significato di essere cittadini attivi e responsabili è stato sicuramente produttivo e toccante. Oltre ai formatori di OPES, che hanno illustrato ai ragazzi l’impegno nello sport e nella società di un Ente di Promozione Sportiva e di Terzo Settore, hanno partecipato all’appuntamento di Generatori dei testimonial speciali, un uomo ed una donna dagli alti valori morali: Marta Ibba, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Shark Polo, e Moreno Marchetti, un atleta paralimpico del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa che può vantare 3 titoli di Campione italiano assoluto, 6 ori ed altrettanti record italiani nel getto del peso (cat. F43), 3 primi posti e 3 primati nazionali nel lancio del disco (cat. F43), 2 titoli e 2 record nel lancio del giavellotto (cat. F43), oltre ad un argento ai mondiali CISM in Corea del Sud nel 2015, un 4° posto assoluto nel getto del peso ai mondiali CISM in Cina nel 2019, 2 record del mondo ed anche 2 primati europei nel getto del peso (cat. F62) al Grandprix Internazionale di Atletica Paralimpica di Grosseto (2019), 3 partecipazioni agli Invictus Games (Londra 2014, Orlando 2016 e Toronto 2017) e un terzo posto ai Campionati italiani assoluti di sitting volley nel 2017.
Le storie di Marta Ibba e di Moreno Marchetti hanno un tratto comune, un filo rosso che le unisce: l’amore per la vita e per lo sport. Marta, per ricordare il figlio tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale, ha costruito un centro sportivo che, a Flumini (frazione di Quartu Sant’Elena), permette ai ragazzi di Cagliari di pagayare e di avvicinarsi ad uno sport come la canoa polo. Moreno, invece, in seguito ad un tremendo incidente d’auto avvenuto nel 2010, è costretto a camminare con delle protesi agli arti inferiori e dal 2013 è uno sportivo paralimpico che grazie all’attività sportiva ha ritrovato se stesso, la propria dimensione ed il proprio “io”. La sua filosofia e la sua visione del mondo sono raccontate con queste parole all’interno del suo sito internet: «Esistono molteplici aspetti che rendono lo sport così importante per la vita di ogni persona, a maggior ragione se la persona in questione ha una qualunque forma di disabilità. Lo sport per un disabile non è solo agonismo ma è la consapevolezza del continuo processo di auto-trasformazione, dove la presa di coscienza della sua nuova vita lo porterà al superamento di ostacoli, al sacrificio. Il continuo mettersi in gioco, poi, lo condurrà a disciplinare l’autocontrollo con costanza e la forza di volontà, insieme allo spirito di adattamento, lo porteranno a vivere appieno la propria vita, conquistando la giusta indipendenza. Non importa quale tipologia di sport, l’importante è che praticandolo trovi la propria dimensione fisica e mentale, che si possa sentire appagato attraverso il gesto atletico, “annullando la disabilità”».
Con ogni probabilità le due ore di lezione differenti hanno lasciato negli studenti un seme che ben presto potrebbe germogliare. Generatori selezionerà anche ad Assemini dei teenager che prenderanno parte alla fase formativa (percorso di 20 ore extracurriculari) e che, successivamente, saranno in grado di dare vita a delle associazioni di volontariato o a delle iniziative autonome con l’intento di generare valore nel territorio.